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Viaggio in Portogallo , Porto

Arte su Instagram

Logo Instagram

Non mi è mai piaciuto INSTAGRAM come Social Network, non so come mai, magari sono un vecchietto da FaceBook come dicono i miei colleghi, ma non sono mai riuscito ad entrare in sintonia con questo strumento.

Pero’ in questo momento di isolamento ho trovato che molti fotografi blasonati, come Benedusi ,Toscani, Thorimbert, Gastel, stanno facendo delle dirette streaming interessantissime e incontri davvero divertenti e inspiranti.

Ieri tramite Settimio Benedusi, ho visto le fotografie di Cristian Gelpi un concittadino Bergamasco che sta postando dei lavori pazzeschi , (su Instagram GELPICRISTIAN) . Inizialmente con la mia solita diffidenza pensavo nella solita cagata Chic ma senza contenuti. Invece sono rimasto letteralmente folgorato dalla sua surreale creatività.

Andate a vederlo e soffermatevi almeno 20 minuti su ogni foto del suo profilo.

Davvero bellissimi scatti, dove traspare l’anima del fotografo, e l’anima del creativo VERO! Nei prossimi giorni lo contatto per potergli chiedere se vuole.

Ieri l’annuncio che le cose cominciano a migliorare, e anche qui a Bergamo, oggi una reazione strana….apro le finestre e mi sembra di vedere più gente per strada, tante automobili. Ma siamo davvero certi che tutte queste automobili oggi sono giustificate da motivi inderogabili o servizi essenziali?  a me pare strano, oppure questi giorni di isolamento cominciano davvero a giocare un brutto scherzo….comincio a soffrire di allucinazioni?

Vedremo le prime dichiarazioni di oggi. Comunque mentre scrivo ….continuano a passare numerosissime automobili. Aumenta un po’ di preoccupazione.

Piedi a terra

Lettore

Tempo fa durante un viaggio vidi questa scena. Camminavo tra le mille bancarelle di  un mercato del Sabato mattina, gente che si accalcava per l’ultimo acquisto o per non farsi scappare l’occasione di turno. Verdure, vestiti, gente di ogni razza con borse ricche di ogni ben di Dio.

In un angolo vicino ad un pilastro ,  assorto nella lettura di un libro, un signore dalla barba lunga seduto sul suo zaino colmo dei suoi averi.

Lui era li, concentrato sul suo mondo, il resto non aveva nessuna importanza.

Un capello appoggiato in terra evidenzia il suo stato relativo, o rappresenta solo la percezione che noi abbiamo della sua condizione.

Ma di cosa altro poteva avere bisogno?

Quell’immagine è sempre rimasta fissa nella mia mente, e mi aiuta ogni giorno a rimanere con i piedi per terra, ma anche per capire dove voglio andare.

Ecco il MIO significato di fotografia.

 

 

 

Non Ho voluto inserire le solite Fotografie da Union Sq , Alcatraz, ecco solo qualcuna poi scriverò del mio viaggio soprattutto incentrato sulla Silicon Valley.

 

San Francisco

San Francisco dal Golden Bridge

La terza settimana di isolamento per il Covid-19 sta per iniziare.

Tanto, molto, alcune volte troppo tempo per riflettere su cio’ che stiamo vivendo; ma in questi momenti è forte e presente una domanda: “Come saremo dopo? Come cambierà la nostra Vita?”

in tutta questa incertezza e impotenza c’e’ una sicurezza, quando tutto sarà finito sicuramente qualcosa sarà cambiato rispetto anche solo a tre settimane fa. Quando una pacca sulla spalla di un nostro collega, un abbraccio incondizionato dei nostri amici, una carezza anche data casualemnte era normalità. Il virus ha colpito duramente la nostra salute in primis, ma ha toccato nel profondo il rapporto tra le persone, ora mentre siamo in fila al supermercato in una coda (mai vista) così ordinata di persone distanzaiate tra di loro , c’e’ un muo altissimo. Un muro invisibile quasi invalicabile che separa le persone, che mi separa dal resto del mondo, pur essendo parte integrante di questo mondo. E ora è come se all’improvviso lo stesso Mondo che ci ospita ci facesse sentire per l’appunto OSPITI, e per certi versi del tutto sgraditi.

Guardo ai giovani, che hanno usato gli ultimi anni a isolarsi dietro i loro smartphone, evitando quasi qualsiasi rapporto umano con amici perché l’unico mezzo di contatto era esclusivamente la tecnologia. Guardo ai giovani sperando che ora si accorgano cosa significa isolarsi veramente, e spero che questo mometno di privazione , di questi momenti vissuti in città in gabbia (come nella mia fotografia,) possano essere di stimolo per poter , quando usciremo, ad uscire veramente per abbracciare anche solo la prima persona che passa per la strada.

Un mese fa tutto questo poteva essere anche solo normalità. Ora è utopia.

Quanto tutto sarà finito , torneremo a vedere questi spettacoli. E’ una foto che ho rieditato trovandola nel mio archivio, è incredibile come in quel momento rappresentasse la classica foto banale del tramonto, mentre ora per me rappresenta la libertà e la serenità che ora manca.

 

Spesso l’India descritta dai libri, dalle copertine patinate delle riviste, del National Geografic, dei libri, o di Steve McCurry viene descritta con colori, spiritualità, vita. Io sono andato a 300 Km da Mumbay , in una delle zone più inquinate del pianeta. E’ VAPI , una zona dove il nostro modello d’industrializzazione ha piantato forti radici in un territorio forse ancora non pronto, in una popolazione sicuramente non pronta.
Atterro a Mombay, l’autista nel pieno della notte, guida la sua sgangherata automobile in un delirio di autisti, scooter, e camion in contromano. Clacson , quel clacson che ti tiene in vita e che segnala la tua presenza nella maniera più naturale possibile immaginabile. Non esiste un criterio, alcune volte suonava nel nulla…l’importante era suonare.

Sono ormai le 4 del mattino e l’autista che tenta di tersi sveglio corre da destra a sinistra in questa autostrada che da Mombay porta a Nuova Deli. Pensavo che quella nebbia che si intravede fitta e densa fosse solo un po’ di umidità, ma da subito capisco che più ci allontaniamo da Mombay e più quella nebbia dimostra di essere smog.

Del resto siamo a Vapi, una delle aree più inquinate del pianeta. Si scorgono motorini carichi all’inverosimile spesso ospitano in un equilibrio naturale anche 4 persone. Donne vestite dei loro drappi portate sul sellino e sedute come se fossero sedute su uno dei nostri comodi sofà. Eppure sfrecciano a velocità al fianco di camion e nella polvere o in strade dissestate, eppure loro, le donne, rimango li sedute ed imperturbabili guidate dall’esperienza del loro marito.

Una sera esco cammino tra gente che continua a camminare, ma non si capisce dove vanno. Attraversare la strada è un delirio, si rischia la vita, ma vince chi è più duro, chi è più avventato, se cerco di spostarmi tentennando sicuramente qualcuno mi investirà. Non corro , mi lascio trasportare dalla gente che continua a camminare.

Un bambino mi guarda , fisso … come se fossi un marziano. Il padre orgoglioso della sua creatura lo guarda curioso del suo futuro. Negli occhi di quel bimbo i mille punti di domanda nel vedermi, vestito diversamente rispetto agli altri. E’ naturale , una foto regalata, il padre ancora più orgoglioso mi stringe la mano. E’ li seduto aspettando di mangiare qualche pietanza al ristorante improvvisato tra quattro baracche.

Cento metri più in la scorgo marito e moglie che spadellano qualche verdura da vendere, mi chiamano e mi cercano….ma non per vendermi qualche cosa, e con un sorriso incredibile mi fanno capire che vogliono una foto. Scatto, lei quasi si mette in disparte per pudore ma le faccio segno di rimanere li …è Lei la regina della fotografia in quel momento.
Fiori tra le macerie di questo si tratta. Quell’India tanto diversa dalle zone a Nord, quell’India fatta di persone che si occupano l’uno dell’altro ma nelle loro caste.

Qui non c’e’ gente magra ,a tutti è garantito cibo. Magari anche solo del riso , ma questo è quanto basta a un popolo ricco di contraddizioni. Ricordo, ero seduto con delle persone e si parlava ad un certo momento mi dicono “STOP, ora mangiamo” ed io rispondo ” Ma no, finiamo di parlare poi mangiamo” . Loro con voce perentoria rispondono quasi seccati “Si vive se si mangia…. ora mangiamo” . Come dargli torto. Sembra che qui le priorità siano ancora alla loro primordiale originalità.

 

Ecco alcune altre foto

 

 

E’ mattina, mi sveglio, un giretto in bagno per le ovvie incombenze, e preparo la colazione. E’ il momento che dedico a me stesso, mentre bevo il caffè sfoglio i giornali e mi imbatto in news o video su facebook o instagram.

Purtroppo mai come in questo momento, forse perchè si parla di un problema grave della mia Bergamo , mi capita di vedere quante fake news o video di gente che per un click venderebbe a basso prezzo la propria dignità.

 

Effettivamente oggi sono un po’ schifato , per oggi è morta la mia creatività.

Non posto i link ai canali di certa gentaglia per non alimentare il traffico e l’ego di queste brutte persone

ZOOM

ZOOM CLICCA QUI! 

CIAO A TUTTI DOMANI SI REPLICA!!

A grande richiesta domani sera ripetiamo , ci incontriamo per fare quattro chiacchiere informali e per farci compagnia su ZOOM. E’ un modo informale per passare un po’ di tempo in questo periodo di isolamento da COVID-19
Chi vuole collegarsi io sono li, se vuoi invita più persone che conosci.

APPUNTAMENTO Giovedì 19/03/2020 ore 21.00 per 40 Minuti NON TARDATE

Topic: FOTOGRAFIA
Time: Mar 19, 2020 09:00

CLICCATE SUL LINK QUI SOTTO O SULL’IMMAGINE IN ALTO
https://zoom.us/j/958861027

 

Ecco una nuova puntata del Podcast.

Quante volte abbiamo sofferto per blocchi creativi o mancanza di idee, non solo in fotografia, ma anche in ufficio, o in altre situazioni. Tempo fa documentandomi ho trovato questi 4 esercizi estremamente utili per ripartire ed avere nuove idee.

Ascolta il podcast e dimmi in libertà cosa ne pensi .

Clicca sul link per ascoltare
Ascolta “#5 Ecco 4 esercizi per allenare la creatività in fotografia” su Spreaker.

WoldPressPhoto

Purtroppo il Coronavirus covid19 ha colpito anche il WorldPressPhoto, quindi supportiamolo perchè l’impegno di grandi fotografi va oltre il momento che stiamo attraversando.

https://www.worldpressphoto.org/news/2020/nominees-announced/39191

Ecco il link per poter vedere le nomination e le foto al prossimo WORLD PREE PHOTO edizione del 2020.

Interessante vedere gli scatti finalisti del più importante premio mondiale in termini di Foto  Giornalismo.   Magari in queste giornate sarebbe interessante soffermarsi alcuni momenti a osservarle per capire come i “Grandi” usano la fotografia per comunicare una storia .

DSCF5543

Rolleiflex

E’ domenica , ed è ormai il sesto giorno in regime di autoconservazione da coronavirus. Non riesco proprio a chiamare questo momento usando il termine quarantena, o isolamento. Autoconservazione chiarisce molto meglio il concetto secondo me.

Mentre sono in casa, penso a ciò che accade la fuori, alle immagini di solitudine e desolazione che vorrei fotografare . E allora per non farmi prendere da coraggio di uscire di casa per scattare qualche foto penso alla mia Rolleiflex, e decido che sarà lei oggi la mia modella preferita. E la ritraggo così , con il buio, quel buio primordiale che si propone come l’antagonista della luce e della fotografia, ma da quello stesso buio è nata la luce.

Quella luce che disegna sulle pellicole delle macchine fotografiche una storia fissando quel momento che diventa unico del suo genere.

La mia Rolleiflex funziona ancora ed egregiamente e tornerà presto a fotografare alla luce del Sole.

 

 

 

PODCAST #5: COME DECODIFICARE UNA FOTOGRAFIA

Ascolta il Podcast e dimmi nei commenti cosa ne pensi.

Come si trova uno stile fotografico? Come posso leggere le fotografie? Non riesco a trovare il mio stile fotografico? Quale è il mio stile?

Spesso ci affanniamo a cercare il nostro stile fotografico, ma prima di tutto dobbiamo conoscere la strada per individuare il nostro stile.

In questa puntata del podcast spiego il mio punto di vista per un primo approccio per individuare il nostro Stile fotografico.

Buon Ascolto

ZOOM

ZOOM CONFERENCE

Questa sera ci incontriamo su Zoom alle 21.00
Per parlare di Fotografia e un po’ di tutto .
Chiunque può entrare e partecipare liberamente. E’ un incontro libero anche solo per farci compagni a in questi giorni di isolamento da Coronavirus
Join Zoom Meeting
https://zoom.us/j/348108523
Meeting ID: 348 108 523
Find your local number: https://zoom.us/u/ai0IifSd8
Vi aspetto

Ciao COME STAI?

INDIA
Mai come oggi la frase “CIAO COME STAI? ” ha avuto un significato così importante e profondo.
Noi Italiani a questa semplicissima domanda abbiamo spesso risposto con un banale “TUTTO BENE” dando per scontato e banalizzando sensazioni e stati d’animo che non sempre risponderebbero altrettanto banalmente.
Ora le cose sono cambiate radicalmente, nel profondo. Facendo riemergere la fragilità di quell’Uomo che si autoritiene titolare di questo Mondo e di questo modo di agire spavaldo e arrogante.

Ho come la sensazione che da oggi “CIAO COME STAI” riconquisterà la sua dignità di frase compiuta, ma soltanto se si scorgerà negli occhi di chi la pronuncia un filo di paura e la preoccupazione, magari non solo per se stessi, che alla fine siamo realmente molto più vulnerabili di prima.

Posto una fotografia del mio ultimo viaggio in India, luogo dove per salutarsi non basta un “Ciao come stai?” ma NAMASTE’ …tradotto “lo spirito che è in me riconosce lo spirito che è in te”….meno banale no?

Ma tu come stai?

Buongiorno a tutti

ecco un nuovo PodCast relativo al “PERCHE’ NON CI PIACCIONO LE FOTOGRAFIE”.
In questo momenti in cui il CoronaVirus, noto anche come COVID19 ho ripreso a generare contenuti per il mio Blog e per canale Podcast che vi invito a ascoltare.
In questi giorni di isolamento sicuramente avro’ parecchio tempo per scrivere e condividere informazioni, e perchè no….facciamolo.
Non mi pongo obiettivi , del resto ogni volta che lo faccio riesco difficilmente a non rispettarli.

In questo PODCAST cerco di ragionare sul problema di aver a che fare con foto poco interessanti, e che spesso queste sono proprio le nostre. E Perchè?
Ascoltiamo insieme il PODCAST di Fotograficamente e se volete supportare il mio progetto vi prego di mettere un like e condividere .

A presto !

AUDIO PODCAST #4: PERCHE’ NON CI PIACCIONO LE NOSTRE FOTOGRAFIE ….FOTOGRAFICAMENTE

Ex sanatorio

Nuove prospettive

Piona

#fotografia #piona #comolake #lake #prospettive #foto #photo

fotoSe sei finito su questa pagina è perchè forse ti stai ponendo una domanda classica di chi comincia ad evolvere come fotografo.

Inizialmente si scatta istintivamente, ponendo l’attenzione sulla tecnica, e poco o nulla sulla comunicazione . Realmente si fanno foto inizialmente per autocompiacimento, poi per sentirsi dire…CHE BELLE FOTO CHE FAI. I più giovani pensano ad un like.

Poi dopo anni passati a scattare la qualsiasi cosa si passa secondo me alla volontà di raccontare una storia. Dapprima con un singolo scatto, poi con un insieme di fotogrammi.

E da questo stimolo si parte per la creazione di progetti fotografici più o meno complessi.

Ma cosa è un progetto fotografico?

È un lavoro ben coordinato legato principalmente alla ricerca di contenuti che possano legare le singole immagini in una sequenza logica ben definita.

Voglio iniziare questa nuova rubrica all’interno del mio blog, che possa

razionalizzare in una serie di articoli lo stimolo a ideare, e realizzare i propri progetti fotografici. L’idea di base è quella di creare una linea guida per per passare dalla singola foto interessante, ad un progetto interessante.

Quindi partiamo da un concetto già espresso.
l’evoluzione naturale di chi scatta foto, è quella di passare attraverso un risultato finale chiamato PROGETTO FOTOGRAFICO

Nei prossimi articoli capiremo come!

#fotografia #fotografare #progetto #progettofotografico

Diversità

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Ma siamo davvero diversi?  Quanto c’è di comune tra persone apparentemente differenti in termini di abitudini ?

In questo momento di street photography sono stato attirato dal volto della ragazza con il capo coperto. Pazientemente attende il marito che scatta una fotografia con uno smartphone, e tutto intorno si muove in una follia di intenzioni. Ognuna delle persone sullo sfondo racconta la sua storia come in una danza dei movimenti diversi e apparentemente disordinati. Provate ad immaginare cosa stessero facendo in quel momento, provate con l’immaginazione a raccontare a voi stessi la storia di queste persone….

E fuori dal fotogramma? ….

Sono in areo, un altro viaggio, un’altra storia da raccontare. E come sempre non mi aspetto molto, attendo,che il viaggio crei il suo singolare percorso attraverso le esperienze, le persone. Semplicemente attendo. Destinazione Valencia.

Scorro una rivista distribuita in aereo e incappo nella più singolare proposta pubblicitaria …#pictureperfect.

Ecco anche in questo momento la fotografia ha bussato alla mia porta; infatti ,come potete vedere dalla fotografia una bella ragazza intenta nel fare un selfie, ci propone trucchi e altri ammenicoli studiati appositamente per effettuare fotografie di se stessi più che perfette.

Questo è uno di quei classici esempi che testimoniano l’influenza che oggi la fotografia ha nelle nostre vite quotidiane. Non chiedetemi però se sono d’accordo sul tema della pubblicità, mi piace in questo momento soffermarmi esclusivamente sul semplice concetto che se si pensa che la fotografia sia morta rischiamo di commettere il grande errore di sottovalutare tutti i molteplici aspetti della fotografia odierna come mezzo d comunicazione in continua evoluzione.

Ecco come truccarsi per un selfie perfetto….anche quando non si pensa di essere appassionati di fotografia è la fotografia che si occupa di te….a quanto pare.

Sono appena tornato dal viaggio a Valencia, tanti scatti…forse interessanti. Nei prossimo giorni pubblicherò qualche scatto .

 

#fotografia #foto #viaggio  #valencia #pictureperfect

Verso Valencia

valencia-1049389_960_720.jpgTra poco inizia un altro viaggio, macchina pronta, appunti presi, zaino fatto…..tra poco si parte!

Appena finito pubblicherò’ pianificazione e fotoreportage del viaggio.
Porterò la Rolleiflex? La Fuji ? la Polaroid? …..vediamo …..

Ma l’importante è fare foto , non lo strumento con quale farle!

Stay tuned!

Podcast Episiodio #3

Ascolta “# 3 – Fotografia di Edwin Fehr” su Spreaker.
https://widget.spreaker.com/widgets.js

 

#fotografia #edwinFehr #valtellina #fotografi #fotob&N #biancoenero #rolleiflex

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Quando scatto una fotografia cerco sempre di pensare all’attimo in cui l’ho scattata, e cerco di ricordare quel singolo scatto. Cerco di ricordare l’emozione che provavo in quel singolo istante, e cerco di capire se quello che ho ottenuto è esattamente la fotografia dell’emozione provata.
Spesso nasce così una foto, e questo rappresenta la differenza tra una fotografia secondo me interessante e una decisamente non interessante. L’emozione può dare il nome alla fotografia, la descrive, e la contestualizza. Ecco perchè penso vivamente che una fotografia vada spiegata con una didascalia semplice e di poche righe.

La foto che ho scattato e pubblicato su questo post, è frutto di un mio progetto personale di reportage, che ha come obiettivo la documentazione di una Bergamo nascosta e che tendenzialmente è votata alla scomparsa. Il progetto si chiama “Sguardi nascosti”.
Ricordo bene quel momento, quel murales, e soprattutto lo sguardo del tutto disinteressato dei viandanti di quel quartiere, del tutto inconsapevoli del fatto di passare camminare davanti all’opera di un artista, (Joao Samina). Pochi metri prima un’altra opera simile, completamente eliminata senza alcun problema a causa dell’abbattimento del muro per la costruzione di un parcheggio. Quindi quel volto….come atto di resistenza all’avanzare dell’urbanizzazione becera, del disinteressamento….

#foto #murales #JoaoSamina #Samina #fotografi #fotografia

https://www.spreaker.com/episode/18515966

 Ascolta “# 2 – Fotografia come strumento popolare” su Spreaker.

Clicca e ascolta

#podcast #fotografia #popolare #ascolto

Prima di iniziare lo dico subito: questa foto fa schifo dal punto di vista del contenuto grafico.

Mi diverto parecchio a suscitare la reazione della gente, specialmente se ,con estrema irriverenza e con un po’ di sana e genuina idiozia, riesco nell’intento costruttivo di descrivere dinamiche del pensiero umano spesso nascoste soprattutto a me.

Cosa ho combinato questa volta? Ho semplicemente postato su un gruppo Facebook una foto palesemente storta, con una via lattea abbastanza definita, e in primo piano un bambino che sembra pisciare nel mare di notte. La fotografia è’ stata scattata semplicemente appoggiando la macchina su un instabile tavolino e con tempi di 30 sec.

Ho postato la foto scrivendo che la foto non era post prodotta….ed ho aspettato…..dopo pochi secondi il primo “professore del nulla” mi fa notare con incredibile arguzia che la foto fa schifo perché è storta…..il secondo dice che le stelle sono mosse perché non ho rispettato la regola tal dei tali…..e potrei andare avanti ancora a lungo….fino ad arrivare a scienziati senza gloria che mi facevano notare che un file jpg erano per forza di cose post prodotto….

INSOMMA….che fine ha fatto il bimbo che piscia? Nessuno l’ha notato …forse uno si ma per deridere….

nessuno che abbia chiesto quale fosse il significato di tale foto, nessuno che nota il contenuto della foto….tutti che si limitano a giudicare il livello non accettabile di contenuto grafico, chiunque che si erge a sommo pontefice delle più rigide regole della composizione. Ormai si dialoga solo di macchina fotografica con sensore da milioni di pixel, con l’obiettivo più Figo del mondo ….mi domando:avete mai sentito parlare un grande fotografo parlare di obiettivi, iso, o diaframmi? Il grande fotografo porta contenuti di verità. Oggi ,nell’era di Photoshop , assistiamo a fotografie di contenuti poco veritieri e grandi maestri del nulla che magari mai hanno visitato una mostra dedicandogli ore.

Ma la frase più interessante è stata questa: “la fotografia non è provocazione…è arte”….

Da non commentare….riporto questo commento solo per onori di cronaca

Andate a dare un’occhiata su Facebook Foto Paesaggistica Italiana – FPI …buona lettura

#fotografia #fotografi #facebook #fpi #fotoprovocazione #provocazione

Ecco il link al primo podcast. Ascoltalo e rimani collegato

#podcast #fotografia #partiamo

#spreaker

e arrivano i PodCast

podcast

Da tempo utilizzo questo canale per lanciare temi al vento con l’auspicio  che qualcuno legga o ritenga interessante quanto scrivo. In realtà ho iniziato ormai molti anni fa ,tra alti e bassi, a scrivere sul mio personale Blog. In oltre dieci anni il metodo di comunicazione è radicalmente cambiato, siamo passati dai Blog ai Social Media , e Youtube,…..pero’ …pero’….secondo me c’e’ un mondo dormiente…il PodCast!

Nato negli anni 2000 come strumento di condivisione e di pubblicazione ha subito il decennio delle informazioni instantanee, e de Tweet….una miriade di informazioni ma spesso dai contenuti spesso superficiali.

Ora con alcuni anni di ritardo la rete dei Podcast sta cominciando a rinascere, attraendo editori di contenuto reale, e interessi dei lettori sempre più attenti alla fonte. Sicuramente non è il network dei ragazzini ma degli over 40 , dove è possibile reperire informazioni tematiche di alto valore in termini cotenuto.

Come creare un podcast? …ho trovato un ottimo sito https://italianindie.com
c’e’ davvero tutto….

Quindi ho deciso di iniziare il mio primo esperimento ….si inizia anche con i Podcast e vediamo dove andiamo a finire.

Prestissimo inseriro’ qui i miei contenuti e i riferimenti del mio canale podcast dove trattero’ principalmente i temi legati ai viaggi e alla fotografia.

#podcast #fotografia #italiaindie.com #contenteditor #editor #audiobook

 

Foto e verità

Internet è un contenitore pieno di informazioni fotografiche di qualsisasi stile o genere, siamo inondati da un’enorme quantità in temrini  di contenuto grafico con effetto ‘WOW’.

Foto artefatte o foto realisitche? In tutta onestà non ho mai adorato le foto poco realistiche, ritenendole “realtà artefatta”. Guardare una fotografia è da ritenersi un atto di fiducia nei confronti di chi cerca e scatta l’immagine. E chi la scatta dovrebbe sempre essere intellettualmente onesto nel rappresentare una realtà raccontandola.

Se guardo gli scatti di Vivian Meyer sono sicuro dell’autenticità della fotografia scattata con la sua inseparabile Rolleyflex , e posso scrutare in ogni parte del fotogramma cercando dettagli degli anni a lei contemporanei.

Uno scatto vero dura negli anni, una fotografia artefatta al computer dura per i 3 secondi (anche troppi) che decido di dedicare alla sua osservazione.

Amo profondamente le opere di Gianni Berengo Gardin, che anche nella sua firma decide di ribadire il concetto di autenticità dello scatto.

Quindi vivano le FOTOGRAFIE VERE e non solo immagini …..

Immagini come quella che ho scattato in Grecia, con un orizzonte storto, con il ragazzo in primo piano estremamente mosso che sembra intenzionato a PISCIARE nel mare….

#fotografia #fotovere #foto #grecia

Perdersi

Eubea Grecia

#fotografia #eubea #grecia #fujifilm

Me

#fotografia #mare

Poznan 2019

Solitudine

Video girato durante una sessione di apnea ad Y40 , la piscina più profonda del mondo è in Italia a Montegrotto Terme (PD)

#y40 #apnea

Poznan Polonia

Poznan polonia. Felicità in un attimo

Modlin polonia

Fuji xt20

Arte in fiamme

Ieri sera ho appreso che La cattedrale di Parigi Notre Dame ha iniziato a bruciare in un incendio reale alimentato inesorabilmente da una serie di sciacalli mediatici pronti a elargire qualsivoglia consiglio per spegnere il disastro che ormai da ore devasta la chiesa monumento dei Parigini.

Sono le stesse persone che frustrate dalla propria incapacità, si atteggiano ad esperti pur di apparire in televisione o sui social per qualche istante di vigliacca notorietà.

L’unico dato di fatto di contenuto storico è che in pochi minuti prende fuoco ciò che l’uomo ha creato è mantenuto per secoli.

15/04/2019 Sono passati un po’ di anni da quell’ultimo post con una semplice foto. Il mio essere digitale sta morendo.
Piuttosto stanno venendo meno i contenuti e le idee, forse in realtà manca il tempo e lo stato d’animo per raccontare e scrivere.

Nell’ultimo decennio abbiamo assistito al mutare della rete, e soprattutto dei suoi contenuti proposti. BlogoSfera era quell’ecosistema di contenuti personali che in realtà arricchivano la rete di contenuti ai quali dedicare TEMPO. Ricordo che si passavano le ore a leggere i post dei tuoi amici virtuali, ai quali si dedicava tempo all’analisi e alla risposta dei testi proposti.

La percezione del tempo era differente rispetto alla realtà , tutto era veloce e disponibile, si aveva anche la possibilità di regalare del tempo, e oggi? dove siamo finiti?

Non si ha neanche più il tempo di scrivere, di dedicare tempo alla scrittura. Siamo diventati la società dei 100 caratteri per raccontare, e per raccontarci. Solo 100 caratteri per un’emozione, per una storia da raccontare, e forse solo 100 caratteri per un like.

Quindi la BlogoSfera è morta? ….ecco perchè da oggi il mio angolo di BlogoSfera comincerà a rivivere anche solo con una foto o un attimo da dedicare a chi vorrà leggere fino in fondo i miei poveri e umili POST!

 

 

RELAX

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Silence for innocents

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ROUTINE

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Cima monte Misma

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Raggi di sole

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FaceBook, Twitter, Instagram…. tutte piattaforme per la  condivisione di contenuti autoprodotti.
Motivo di iscrizione a questi Network sicuramente una forte volontà di rimanere al passo con i tempo, una grande voglia di non essere dimenticati da amici o pseudo tali, una propensione al “fatti i fatti altrui” inimmaginabile. Ho visto madri che hanno condiviso il momento del parto su Facebook, e gente attaccata dai ladri in casa mentre postava le foto delle tanto desiderate vacanze ai caraibi.

Beh, dietro tutto questo ulteriore progresso della comunicazione digitale c’è come effetto collaterale una grave distorsione della realtà. Ormai si va a cena con amici e famiglia non per stare insieme, ma per fare le foto dei piatti per far vedere agli amici virtuali quanto siamo trendy ad andare in quel posto; ci si incammina per avventure inimmaginabili per postare le foto delle proprie avventure, e dopo un secondo pentirsi amaramente di ciò che si è fatto.

Oltre ad aggiungere che spesso non ci si parla più, ci si manda messaggi su What’s up o nelle migliori delle ipotesi via SMS.

A tutto questo dico basta, mi sono rotto, voglio tornare ad avere il tempo per scrivere, e scrivere per il piacere di farlo . Senza neanche essere capace di farlo, ma per il gusto di fermare miei pensieri e far si che dall’altro capo del mondo qualcuno legga perché ha deciso di leggere, e non perché pensa di essere mio amico su un social network. Torno nella BLOGOSFERA…..chi si ricorda di questo termine????

 

ciao ciao mondo, i’m still alive!

 

 

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Una vecchio Orologio a pendolo della Junghans, ditta italiana fondata a Venezia da due Fratelli tedeschi.
In Italia quasi tutti gli orologi a pendolo sono della ditta Italiana, e ogni nazione aveva almeno una ditta molto importante per la produzione di orologi popolari.

La meccanica di precisione assai delicata non permetteva lo spostamento di questi beni a grandi distanze, infatti spesso potevano stararsi e necessitavano di revisione.

Questa pendola e’ stata per secoli della famiglia di mio zio, ormai non c’e’ piu’ nessuno….tranne me . Ed ecco che l’antica pendola dopo anni nella mia cantina ha iniziato a rintoccare ancora con lo stesso suono di anni fa.

Dietro ogni cosa si nasconde una piccola storia di valori affettivi.

La junghans c’e’ ancora …a mio grande stupore

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C’e’ Tempo

ma non si ha mai abbastanza tempo per fare cose intelligenti
non si ha mai tempo di aiutare il proprio vicino
ma troviamo il tempo per giudicare il nostro vicino
viviamo il tempo come unità di misura ben definita
ma esistono momenti in cui la singola unità di tempo dura più dell’eternità
usiamo il tempo per convenzione sugli incontri
mentre usano il tempo per distorcere il concetto dell’incontro
la scadenza del tempo segnla esclusivamente la fine della vita materiale
ma per darci più tempo ci illudiamo di un altro tempo oltre la vita

il tempo? ….solo una matematica illusione

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come sempre accade all’inizio di un nuovo anno, ed in maniera molto stupida, i buoni propositi si sprecano. Ma mai come quest’anno dopo un paio di eventi poco simpatici ho deciso di rimettermi in linea con il peso. Comincio a macinare km a piedi e in bici, ed ecco che mi becca in pieno una bella influenza che mi fa perdere forze , ma anche peso…. che palle….
Comunque, prendiamola con filosofia, se l’obiettivo e’ perdere peso in vista della 60km a piedi direi che cominciamo benino

2013 finito

prima di tutto auguro un ottimo 2014 a tutti coloro che leggeranno questo Blog.
Come,,eb tutti i fine anno si tende sempre a fare un mini bilancio, guardando all’anno che sta per finire con un po’ di malinconia generata dalla certezza di cio’ che e’ accaduto, e sbirciando dal buco della serratura del nuovo anno con il timore di cio’ che potrebbe accadere, o meglio non accadere.

Il 2013 per me si chiude positivamente, prima di tutto sono tornato a fare il mio “vecchio” mestiere dopo 3 anni di relax professionale, le reti la sicurezza informatica, la consulenza it ha preso naturalmente il sopravvento.
La mia piccolina cresce bene, e questo e’ l’aspetto piu’ importante.
Per la vela aspettiamo ancora qualche mese, il restauro del mio limit al lago e’ quasi finito, e si prospetta una stagione interessante.

Il Blog ha avuto i suoi classici 10.000 accessi circa annui, e gli eventi sono stati pochi ma buoni, uno su tutti la risposta alla mia recensione di un libercolo letto mio malgrado, a gran sorpresa l’autore ha risposto sul blog , cosa ha scritto lo lascio leggere a voi…. e che onore, nessuno scrittore e pseudo tale ha mai scritto sul mio blog 🙂
Recensione su “arcipelago di berga berga”

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Ecco spuntare dal mio laboratorio in cantina una bella magnadyne s25 radio a valvole bella e completamente funzionante grazie alla mia passione per le radio. Solo una valvola guasta , ma trovata e sostituita e qualche filo da disossidare e la radio e’ pronta.

eccola a voi!

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questa ricetta mi e’ stata suggerita da Carlo, un collega che si diletta con i fornelli un po’ come me.
Io mi sono permesso di rivisitarla , facendolo diventare una “carbonara per caso”.

Ricetta:
Fai un soffritto con olio extravergine e poca cipolla e uno spicchio di scalogno e delle carote tagliate sottili (molte …).
Mentre la cipolla si indora, sfuma con poco vino bianco senza tappare la padella.
nel frattempo fai cuocere la pasta, magari meglio dei paccheri (io per la gioia di mia figlia ho messo gli spaghetti), e di tanto in tanto aggiungi al soffritto alcuni cucchiai di acqua di cottura della pasta e copri lasciando cuocere a fuoco lento.
Prepara un uovo sbattuto con un pizzico di sale e pepe.
Ultimata la cottura della pasta falla saltare in padella con il soffritto, fai cuocere per 2 minuti e inserisci l’uovo a fuoco spento.
…ed in fine mangia 🙂

Ping…

Ore 3.30 am , un pesante attacco di insonnia mi porta ad accendere il mio Ipad per dare un occhiata al mondo del web.
Ogni tanto capito anche sul mio blog lasciato ormai alla deriva, ma che miete sempre molti successi di lettura. Certo non grazie agli ultimi anni, ma grazie al passato e per qualche Post ritenuto interessante da chi ha letto, il mio blog ,dal nome storpiato alla bergamasca , ha vissuto. di vita propria grazie a chi ha letto di tanto in tanto.

Dal 2008 questo piccolo blog ha vissuto diverse situazioni interessanti e divertenti, metto in fila alcuni ricordi a partire dal sito di fuochidipalglia con le mille peripezie ed interviste a destra e sinistra per catturare gli umori di eventi vicini e lontani, ma soprattutto per dare una mano a Giorgio in un suo momento difficile.
Ricordo le belle letture del blog di guyciman curato da Guido dove potevi degustare ottime recensioni di svariati posti dove mangiar bene, e di ottimi post di vita comune , e’ un vero peccato sapere che il sito sia chiuso.

E poi il grande Andrea di NAVIGAMUS Velista nel sangue un po’ come me, chissa’ quante volte sono passato nelle sue zone sfrecciando per lavoro …..e chissa’ quante volte avrei voluto incontrarlo per scambiar quattro chiacchiere in serenita’.

E poi anche esperienze poco simpatiche , ma che comunque mi hanno arricchito interiormente…ricordo ancora tal Angiolo Galbiati (si scrive proprio cosi) un tizio che ha cominciato ad insultare pesantemente me e la schiera dei velisti, solo per aver scritto un Post un po’ critico su una notizia appresa da un giornale. Senza dubbio il post piu’ delirante ma in assoluto il piu’ clikkato e letto della storia di questo blog. E chissa’ dove e’ finito pure il sig. Angiolo.

E come era bello condividere con molti amici di vela le varie peripezie, regate ed escursioni fatte nel mare nostrum.

Mi mancano quei momenti, ma ora fare il papa’ e portare a casa la pagnotta a fine mese …costituiscono di gran lunga elementi prioritari rispetto a tutto il resto.

…pero’ qualche cosa scrivero’ ancora 🙂

ciao e buona notte

PRODI …CHI????

Si ..di male in peggio, ora vogliono votare Romano Prodi come Presidente della Repubblica Italiana

un metodo facile per far insorgere gli Italiani!!!! fate…fate pure! Ma è possibile che non capite!

Marini CHI???

Marini? i parlamentari Italiani si sono accordati su Marini Presidente della Repubblica? …ma Marini chi? Quello che non è stato eletto nelle liste della sua circoscrizione? Chi, quello legato alla Democrazia Cristiana? Chi,….quello che sarà l’ipotetico salvatore di Berlusconi perché futuro capo del CSM…

che schifo….

Esiste un mondo

munchEsiste un mondo dove si muore per mano di pazzi omicidi, ma dove ci si indigna in maniera diversa in funzione di chi è vittima.

Perchè per gli attentati di Boston si urla, mentre per le stragi di bambini in Siria ci si gira dall’altra parte?

…esiste un mondo ….minuscolo.

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http://www.marcoconfortola.it/

Ecco ancora un libro da leggere senza respirare, senza ragionare, ma riservando solo cuore e anima a un libro scritto da chi ha la forza di raccontare la propria appassionata sciagura vissuta sul K2. Era l’Agosto del 2008, in quel momento ero al caldo della Sardegna in vacanza e il TG raccontava in diretta di cio’ che si stava consumando sul K2 da Marco e i suoi compagni. Io ero rapito dal libro su Simone Bianchetti “I colori dell’oceano” e pensavo alle emozioni che Marco poteva provare in quei momenti…..
Ora ho letto il libro, non potete non leggerlo; una scrittura sincera ma soprattutto vera, vi sembrerà di vivere l’avventura di un amico incontrato in un rifugio di sentiero in Montagna.

Ecco il link sul sito di MARCO CONFORTOLA  http://www.marcoconfortola.it/

Giardino di Primavera

Giardino di Primavera

Giulia Gabrieli

Ecco un libro che ogni ragazzo/a dovrebbe leggere con attenzione. Giulia l’ho conosciuta perchè era la figlia di amici di mia moglie, già prima che Giulia si ammalasse, mia moglie avrebbe voluto un figlia come Giulia, Miriam me lo ripeteva spesso . Purtroppo Giulia non c’e’ più e ha voluto lasciare un segno nel cuore di tutti i lettori con questo bellissimo libro. Leggetelo, lo trovate in quasi tutte le librerie.

Mentre leggo pero’ un senso di amarezza mi assale pensando a quanto possano aver sofferto i genitori di questa bimba scomparsa in punta di piedi per andare ad arricchire un paradiso già ricco per natura.

visitate questo sito

Home

e leggete il libro, avvertirete la netta sensazione di aver gli occhi spalancati sulla Verità

LOGIN

Login in versione 1.0 al sistema Client di terra

Riepilogo_voli

Dettaglio della situazione in tempo reale dei velivoli dell’Aeroclub

 

Ci siamo!
La prima versione di AeroTracker è pronta. Dopo molti mesi di lavoro è pronta l’intera piattaforma per la gestione autonoma ed il tracking dei Voli degli aeroclub , con la relativa gestione dello “Stralcio Voli” e della gestione dei piloti.
L’intera piattaforma si suddivide in due macro sistemi, la BlackBox montata sui singoli aerei e la parte Software di terra,  gestionale e interprete dei dati forniti dalle diverse BlackBox in tempo reale.
La BlackBox è totalmente indipendente e invia in tempo reale i dati del volo, realizzata interamente da me e con il supporto della scheda Arduino con una shield dedicata che gestisce i vari moduli decisionali e di connessione della BlackBox.
Il Firmware è in grado di controllare tutti gli stadi vitali della BlackBox e con l’auiuto di un sistema modulare riesce in maniera molto elastica ad integrare ed interpretare i vari dati dei sensori di volo.

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BlackBox Arduino per AeroTracker Ver 1.0 in test in auto

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Primi test in automobile

Aerotracker hw Arduino ver 1.0


questo il link alla BlackBox di AeroTracker con alimentazione NI-MH, ora possibile anche con Gel Piombo

ecco arrivata la prima prova del Movimento 5 Stelle, ed ecco arrivati i primi seri problemi.
Alcuni anni fa avevo gia’ denunciato da militante questo modo di fare, ricordo quando alcuni esponenti del Movimento di Bergamo strizzavano l’occhio a partiti o a sindacati che ritrovavano forti radici culturali nella sinistra italiana, quella sinistra che ha sempre stretto accordi impliciti con Pdl e Pd-elle.

Ed ecco che le stesse persone dai sentimenti politici Border line, al senato escono allo scoperto votando per Grasso, ed ecco che Vito Crimi in una intervista dice di voler far decidere al movimento il mandato ai senatori dissidenti. Vito, sei tu il primo a doverti dimettere, viste anche le tue dichiarazioni democristiane e cerchiobottiste. prendi una posizione su questa storia, quindi o pro o contro il patto firmato con il movimento. questa e’ la decisione
oppure il tuo essere compaesano di grasso e la tua vicinanza alla sinistra ti porta a una non scelta?….il tempo mi dara’ torto o ragione

un grillino convinto, ma dubbioso delle persone del movimento

habemus papam

e hanno fatto prima la Chiesa a darci un Papa nuovo, piuttosto che Noi a darci un governo serio
…..

oggi scrivo questo post senza un motivo predominante, ma vive in me questa voglia di marcare a fuoco le sensazioni attuali sulla scelta di Papa Benedetto XVI della rinuncia al papato.
Congeliamo il momento in pochi concetti. viviamo in un mondo in cui pochi Italiani si azzuffano per il potere e se raggiunto cercano di tenerselo e mantenerlo il più’ possibile. Nessuno fa un passo in dietro, davanti a colpevoli incapacità’, colpe del proprio operato.
In questi giorni politici si azzuffano per accedere allo scranno del Presidente del consiglio, altri semplicemente per ottenere un posto milionario in Parlamento, e contemporaneamente un Uomo apparentemente solo alza il dito e si dimette dal ruolo massimo dell’istituzione religiosa Cristiana.
Ora io non so e non conosco i motivi, forse sono abbagliato dalle mode nei comportamenti del momento delle persone piu’ in vista , e per queso non riesco neanche a credere veramente nelle parole che motivano le dimissioni del Papa, ma ho una sensazione fortissima forse ingenua che crede fermamente che in questo momento storico forse l’uomo che avrebbe potuto mantenere dritta la barra dell’etica dell’anima sia stato lasciato solo vittima della crescita della perdita di valori che ormai deturpano il mondo. Mentre scrivo cade una neve bianca che cerca di nascondere quanto il Mondo sia rimasto sporco.

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Links for Beginners in Electronics and Engineering

visitate questo link, ottima risorsa

ecco alcune foto della versione finale del progetto aerotracker. i led posti sull’esterno indicano il fix del satellite e la rilevazione del movimento.
continua il progetto lato server sul software di monitoraggio pc

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ecco un bel post davvero interessanteCAMBIARE VITA

prima o poi lo faccio

Lago d’iseo

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Arduino
SIM900
Batteria LiPo 8.3V
GPS Holux
Software AeroTrack Server

e direi HABEMUS PAPAM!!!

 

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tempo fa un articolo apparso sull’eco di bergamo ha attirato la mia attenzione. Si parla di una denuncia promossa da un consigliere comunale riguardante il testo di una email inizialmente anonima .
Ebbene, le indagini della polizia postale iniziano e riescono a risalire all’ip address di chi ha inviato l’email, parte il processo e risulta indagato un suo collega di partito, giudicato penalmente in primo grado.

Fai clic per accedere a ecobg-22.02-mail.pdf

questo e’ il link dell’articolo dei due litiganti Sola e Emer Botti, tengo a precisare che questo articolo non ha nessuna intenzione o competenza nel valutare responsabilità’ o sentenze, ma ha lo scopo di riportare un caso come esempio di come si puo’ muovere la magistratura in una tematica spesso poco conosciuta, soprattutto in materia tecnologica.

La stessa tecnica di investigazione puo’ essere intrapresa per altri strumenti messi a disposizione da Internet, e tutti dovremmo sapere che l’identita’ su internet non e’ assolutamente cosa sconosciuta. Quindi offese via email, minacce su facebook, o blog sono passibili per legge almeno quanto chi lo fa mettendoci la faccia.

andatevi a leggere anche questo

Come denunciare per diffamazione e offese su Internet

Geocaching

E’ un po’ che ci pensavo, ho sempre trovato questa voce nel mio navigatore ma non ho mai capito a cosa servisse, quindi ieri mi metto alla ricerca su internet e scopro un nuovo giochino.

C’e’ un sito internazionale www.geocaching.com con un elenco di punti sparsi in tutto il modno dove è stato nascosto un piccolo logbook….trmite le coordinate e qualche indizio si puo’ arrivare a travarlo e segnare il proprio passaggio a log. Un po’ come una caccia al tesoro del novo millennio.

Brasato al Barolo

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Ecco un grande piatto della tradizione piemontese, ormai tramandato a tutto il mondo, vedi il mio amico svizzero Fulvio grande cuoco!
Un segreto e’ cucinarlo dopo averlo rosolato in burro in maniera perfetta, e cuocerlo a fuoco lentissimo per circa 4 ore. E’ anche un’ottima occasione per inebriare la cucina di profumi incredibili.

buon fine anno a tutti!

le cose non sono molto cambiate, il movimento 5 stelle propone volti nuovi, ma in realta’ lo sono davvero?
non penso che servano solo volti nuovi e vergini, ma servono persone oneste ed incorruttibili che non abbiano mai partecipato alla vita partitica passata e defunta.
il movimento in questi anni e’ stato collettore di tutti quei militanti di partiti alla deriva, orfani di un contenitore all’interno del quale proporsi e riciclarsi, spaventati dal loro status di licenziati dai cittadini votanti.
E’ questo fenomeno rappresenta un forte rischio per il movimento stesso, o si e’ davvero in grado di proporre idee e metodologie oneste o altrimenti tra 20 anni saremo alle solite.
Sono rimasto decisamente stupito dall’auto-ricandidatura di Vito crimi, persona che non mi e’ mai piaciuta per una serie di affermazioni e circostanze. Vito crimi passato bastonato dal giudizio delle ultime regionali lombarda ha pensato bene di ripresentarsi come candidato per il parlamento…ma questo non e’ quel fenomeno che abbiamo sempre contestato? boh…..
Certo e’ che crimi e’ stato avvistato in tempi passati alle riunioni dell’ italia dei valori…..

in ogni caso rimango un grillino fiero di aver dato tutto me stesso per anni….ma ora rimango alla finestra a guardare!
Ecco perche’ non andro’ a votare, ecco che mai come in questo momento gli italiani astenuti devono superare il 50 %…..

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arrivato raspberry

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sopravvissuto alla fine del mondo e’ arrivato oggi, il raspberry una scheda in grado di far girare s.o. e di supportare capacita’ di calcolo interessanti per il mio progetto.

oggi ho ordinato in farnell l’elaboratore piu’ piccolo e meno costoso in assoluto.
sono curioso, l’obiettivo e’ quello di provarlo per capire le performance di un board computer cosi interessante. ho giusto un paio di applicazioni scritte tempo fa da installare…..

aspettiamo
http://www.raspberry.org

Neve

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lavori che continuano

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Mentirei a me stesso se dicessi che questo e’ un bel libro. Dalle recensioni si pensa che questo libercolo sia una favola per bimbi… e non, magari un bel pensiero per figli o amici. L’ho preso per curiosità’ perché scritto da una persona che per vari motivi ho incrociato in passato, e che mai avrei pensato potesse dilettarsi nella scrittura. In poche parole è un libro molto noioso, scritto male .. Beh, c’è da dire che il mio non è un parere da critico letterari, ma solo da un qualunque mangiatore di libri!
Non continuò a scrivere perché sicuramente si è capito che questo e’ il peggior libro che io abbia mai letto. Purtroppo la storia di Mimmo e l’arcipelago di Berga Berga mi ha dato la netta sensazione dell’avversario buttato via soldi per un libercolo ….non avrei mai pensato di dire una cosa del genere..ma è evidente che c’è sempre una prima volta….

È proprio vero che non sempre chi scrive libri può definissi scrittore.

Si sa , le suocere sono il dramma di ogni famiglia , e quando pensi di essere esente dal problema, ecco che sei più vulnerabile.

Alcuni giorni fa un operatore della società GDF SUEZ ENERGIE SPA contatta telefonicamente la mia malcapitata suocera proponendole un nuovo contratto di energia e gas. Lei senza grossi tentennamenti accetta pensando di aver fatto l’affare del secolo. Io però’ controllo il contratto e le tariffe proposte notando che di tutto si tratta tranne che di risparmio….la malcapitata pagherà’ almeno il 40% in più della sua bolletta media….bell’affare. Poi dando un occhiata in internet mi imbatto in mille insulti che chiunque rivolge a questa società .
Quindi un consiglio quasi fraterno, diffidate delle offerte di questa società …. E sappiate che secondo il d.lgs 206/2005 in materia di codice di consumo potete chiedere il diritto di ripensamento senza oneri aggiuntivi……ma solo entro i dieci giorni dalla firma o ricevimento dl contratto.
Quindi ora mia suo a rischia di rimanere senza luce e gas nelle vacanze di natale, una scusa per farsi ospitare?

Aggiornerò presto il blog sulla situazione.

Tempo fa un cliente mi ha regalato un limit , una barchetta sulla quale ho fatto un po’ di corsi in passato. La barchetta e’ in buono stato. Un po’ di olio di gomito ha evidenziato un po’ di imperfezioni ma tutto sistema ile

La cabina e’ asciuttissima, ma la vernice e’ tutta compromessa. Quindi una bella levigata e una mano di vernice bianca dovrebbe bastare. Per iniziare i lavori quindi ho iniziato a portarmi a casa la parte superiore del salpa ancora, su questa parte testerò la carteggiatura e la vernice.
Ecco alcune foto di prima e dopo.

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Ricevo da Andrea di http://www.navigamus.blogspot.it/ e decido subito di pubblicare questa ottima notizia , quale onore ri-iniziare così

Sono bastati poco più di diciannove giorni di navigazione nell’Atlantico del nord a Marco Nannini ed al suo coskipper Sergio Frattaruolo per concludere la quinta tappa della Global Ocean Race e tagliare il traguardo di Les Sables D’Olonne conquistando definitivamente la seconda posizione che li vede sul podio di questa importante competizione internazionale in cui i navigatori italiani non avevano ancora lasciato il segno prima d’ora.

Le fasi iniziali della regata partita il 20 Maggio da Charlestone hanno visto Marco Nannini prendere la testa della flotta superando Cessna Citation, che si era tenta sotto costa, dopo aver effettuato una migliore scelta tattica dirigendosi al largo in mare aperto. Nei successivi quattro giorni l’imbarcazione di Conrad e Cavanough aveva poi effettuato una bella rimonta tornando a condurre la flotta fino all’arrivo in Francia a Le Sables D’Olonne.

Quasi tutta la traversata dell’Atlantico è stata percorsa dalle quattro imbarcazioni in condizioni di vento a favore e l’unico momento delicato si è verificato quando una forte burrasca con venti di quasi cento chilometri all’ora ha investito la flotta poco prima delle isole Azzorre costringendo tutti gli skipper ad adottare una condotta prudente man mano che il peggioramento delle condizioni del tempo veniva ad interessare le loro rotte.

Per Marco Nannini il secondo posto alla Global Ocean Race rappresenta un risultato eccezionale ben al di sopra delle sue aspettative ed anche un traguardo ambitissimo che ha comunque raggiunto con grandissima determinazione e nonostante le difficoltà economiche che lo hanno visto condurre la sua barca, Financial Crisis, all’inseguimento di questo sogno attraverso tutti gli oceani.

Essere oggi a Les Sables D’Olonne è una gioia immensa – sono le parole di Marco Nannini – ed è difficile riassumere in poche parole il culmine delle emozioni che provo nell’aver portato a termine questa circumnavigazione. Non sono mancati momenti bellissimi come anche situazioni difficili, ma oggi conta solo il poter festeggiare con la mia fidanzata e con la mia famiglia la realizzazione di questo sogno: ringrazio infinitamente tutti quelli che mi hanno sostenuto ed aiutato a realizzarlo .

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Un Movimento con la M maiuscola, composto da persone che stimo e accomunate da valori che non sono solo scritti sulla carta, ma marchiati nell’anima come un segno indelebile riconoscibile a km di distanza.

Io l’ho votato, l’ho suppotato, sono stato candidato sindaco a Bergamo alle ultime elezioni, e credo ancora nella bontà delle idee…ma!
C’e’ un ma grande come una casa….e ora cerchero’ di spiegare il perchè.

Siamo nati come Movimento ad altissima trasparenza ed onestà! Ma purtroppo oggi noto che questo è uno dei primi valori che è venuto meno. Alle ultime elezioni io ,cari amici del movimento a 5 stelle lombardia, vi ho votati, e da quando l’ho fatto siete letteralmente spariti. Vi siete arroccati dietro un muro che è troppo alto.

Il Forum degli amici di Bergamo è stato cancellato dal moderatore unico ormai preda di un in delirio di onnipotenza (Rossella Lezzi), l’associazione degli amici di beppe grillo di Bergamo non si sa più dove sia finita, le inziative sono azzerate, Vito Crimi non risponde al telefono o alle email, i Grillini vengono cancellati dai forum. La domanda sorge spontanea , PERCHE’?

Io scrivero’ il mio pensiero (qui non mi censura nessuno).
Il movimento è farcito di persone che da tempo hanno militato o sono state vicine a movimenti di Sinistra (in maggioranza ad es. Lezzi ) e di destra, persone che ci hanno portato a fare riunioni nelle sedi della LOC (ambienti di sinistra) o della CGL; e le stesse persone allo stesso momento ci hanno inculcato che le convinzioni ideologiche erano distanti dal loro modo di fare…mah ….qualche cosa non andava.
Pero’ se contemporaneamente IDV si proponeva a ospitarci o a darci man forte, ecco che si correva ai ripari dicendo NOOO i PARTITI NOOO.. ma perchè proprio IDV NO e i COMUNISTI si?. Semplice la loro teoria è “contro e sempre contro” i partiti che hanno buttato fuori dal Parlamento le formazioni politiche all’estrema sinistra come PRC etc etc…

Ma come si inserisce il movimento di Grillo in tutto cio’? … Beh il gioco è fatto, se questi personaggi si inseriscono nel movimento e lo rompono dall’interno si riesce a far saltare un nemico pericoloso per le tanto ambite SEDIE. Attenzione parlo dei Comunisti perchè guai a parlare a un Grillino di Destra anche solo nelle ideologie, anche se tali ideologie dovrebbero godere di pari rispetto in confronto delle idee di Sinistra.

Ma andiamo avanti…. Ecco che questa mia teoria , si materializza nel fenomeno MEETUP 195 degli amici di Beppe Grillo di Bergamo.
Il moderatore unico, piuttosto fedele a mio modo di vedere alle idee totalitarie del Comunismo più Nazista mai conosciuto , punta alla rottura del giocattolo prima di consegnarlo, attraverso strumenti Democratici, a Moderatori votati da un’assemblea dei Grillini Di Bergamo….ed ecco che puntuale arriva la CENSURA tipica deigli attuali sistemi di origine cinese, chiudo il meetup e scappo con le chiavi. Almeno una voce in meno sul territorio bergamasco.

E se a tutto questo aggiungiamo che anche il candidato alla presidenza della Regione lombardia Vito Crimi, non risponde, non accetta l’iscrizione al movimento Regionale, devia e glissa qualsiasi domanda di fatto appoggiando le teorie oltranziste messe in atto dalla Lezzi,e assolutamente NON RISPONDE AI PROPRI ELETTORI …. diciamo che ho rappresentato quello che accade in Lombardia a 5 stelle e soprattutto a Bergamo.

Purtroppo ho votato per un movimento, e mi rendo conto solo ora che chi lo ha rappresentato è forse in buonafede deviato da progetti occulti a me noti.

Questo mio blog è aperto a chi volesse ribattere e innescare un dialogo, spero costruttivo, e’ soprattuto a disposizione anche di Rossella Lezzi e Vito Crimi che dovrebbero darmi una risposta….non credete(qui non c’e’ censura)? Anche perchè se fossero stati eletti (cosa non accaduta a causa di mancati numeri per entrare in regione) avrebbero risposto? (domanda retorica …ovvio…)
Che tristezza….un vostreo elettore

http://www.meetup.com/beppegrillo-195/messages/boards/

Questo era il link al meetup dei ragazzi di Bergamo di Beppe Grillo. Per mano di una certa Rossella Lezzi è stato censurato e bloccato l’accesso al forum dove i militanti del movimento scrivevano, ricercavano, e impostavano vere e proprie inchieste tipiche del territorio di Bergamo.

Mio parere:
Tra le fila di questo movimento si nascondono simpatizzanti delle vecchie ideologie totalitarie (di destra e sinistra) che hanno perso pezzi a causa di diatribe interne di poltrona! Ecco che questi personaggi sentono che il movimento a 5 stelle di Grillo possa davvero essere un pericolo per i NaziComunisti, quindi ZITTIAMOLI E IMMOBILIZZIAMOLI nella loro radice …il web…

Che schifo!

Mappa interessante

HO trovato un bel link ad una mappa interattiva di Google su un sito curato da una attività ungherese che aggiorna 24 ore su 24 le citicità e i pericoli di ogni natura del nostro globo. Compresi meteoriti, uragani e traiettorie, incendi, criticità riadioattive,terremoti, e passaggi di asteroidi…interessante davvero

http://hisz.rsoe.hu/alertmap/index2.php>

Uno dei giorni che raramente dimentichero’ Salvatore Borsellino, Gioacchino Genchi e io

Non pago della traversata a remi dell’Atlantico compiuta nel 2006, il 21 febbraio 2008 Alex Bellini parte per attraversare il Pacifico a remi, in solitaria. Per raggiungere l’Australia, dal Perù, dovrà superare dieci fusi orari, oltre diciassettemila chilometri e misurarsi con più di quindici milioni di remate. Una prova di resistenza fisica, ma soprattutto psicologica. Un’avventura ai confini dell’epica nella quale Bellini è riuscito a non sentirsi mai solo, grazie al sostegno costante di migliaia di persone che lo seguivano tramite il web e la radio, ma soprattutto grazie al sentimento di fusione totale con il mare che lo circondava. Un mare non sempre benevolo. Dopo aver affidato alla scrittura i suoi pensieri, giorno dopo giorno, ci rende ora partecipi di cosa abbia significato per lui tutto quel tempo in mare, solo: «Era come se il mondo delle terre emerse fosse scomparso d’improvviso». Ma è proprio quando il tempo si dilata all’infinito che si scopre ciò che più conta nella vita di ognuno. Nei suoi dieci mesi di navigazione, Alex imparerà così che il valore di un uomo non si misura con i traguardi raggiunti, ma con i sogni che lo tengono in vita. E questo, infatti, è anche il racconto della storia d’amore con sua moglie Francesca, che da terra non smetterà mai di spronarlo a continuare.

«HO IMPARATO CHE CI SONO SITUAZIONI INGOVERNABILI…

ECCO, IL MARE TI INSEGNA A FARE I CONTI CON LA TUA IMPOTENZA.»

La sua avventura è stata seguita via radio da migliaia di ascoltatori. Ogni settimana Caterpillar (Radio2) ha seguito in diretta la traversata

Alex Bellini è nato ad Aprica, in provincia di Sondrio, nel 1978. Ha frequentato per tre anni la facoltà di Scienze Bancarie a Milano. Nel 2001 ha partecipato alla Marathon des Sables ed è stato allora che ha capito chiaramente che nella vita desiderava soprattutto inseguire le emozioni che solo una vita avventurosa poteva garantirgli. Nel 2002 e nel 2003 ha partecipato all’Alaska Ultrasport. Dal 2004 si è dedicato all’ocean rowing e ha portato a termine, nel 2006, la durissima traversata a remi in solitaria dell’Atlantico raccontata nel suo primo libro Mi chiamavano montanaro (2007).

Premetto che questa non è pubblicità, ma un consiglio da amico. Tempo fa ho visto in vendita questo articolo a ochi euro e pensavo ad una bufala, invece questo strumentino CARICA LE BATTERIE ALKALINE cioè QUELLE NORMALI….

Ma immaginate che risparmio economico? e che grande sollievo per l’ambiente…immaginate cosa significa rubare le batterie che gli altri buttano per ricaricarle ed usarle… SPETTACOLO. Io l’ho provato e funziona veramente!

Link a Meteo Fulvio

Bel sito da visitare
E’ un ottimo sito con foto e ricerche meteo
http://meteofulvio.blogspot.com/

buona navigazione

Strani Ormeggiatori

E’ domenica e stiamo navigando a 5 miglia al traverso dalla rada di La Spezia per andare verso Porto Venere, la barca si muove sotto un’onda lunga di risacca , più a Sud mare formato e vento.

Dopo alcune ore un ragazzo a bordo non sta bene, ormai siamo davanti al Tino e decido di tornare in porto . Non mi sembra un comune mal di mare ma piuttosto temo per un possibile  colpo di sole. Decido quindi di prendere terra il più rapidamente possibile.

Fuori dalla rada 3 navi (di domenica si lavora ) cargo che sostano nell’attesa della Pilotina di La Spezia, decido di passare tra la Prua e la poppa di due navi per poter prendere terra. La seconda nave è ferma ed è a poche miglia da me.

Passo, vela ( e motore acceso non si sa mai) e passo . Tra me e la prua della nave c’e’ almeno un Miglio ed in mezzo altre imbarcazioni a vela e a motore…

Passo e la nave inizia a muoversi lentamente….ma non posso fermarmi, devo guadagnare terra, fare il giro sarebbe devastante per l’infermo a bordo … e devo comunque assicurarmi che la situazione non peggiori.

Passo senza neanche pensare ad un pericolo, la prua è davvero distante….passo …e tra me e la prua della nave altre imbarcazioni (alcune anche troppo vicine)…

Dopo alcuni minuti mi raggiunge la pilotina…(io ormai ero distantissimo dalla nave)e mi si affianca sottovento …muah!… Il “pilota” comincia a mandarmi affa… e dicendomi “IL COMANDANTE RINGRAZIA” …tra i diversi insulti e schiamazzi (sempre sottovento e io di bolina) mi ricorda che è pericoloso passare vicini alla prua delle navi…

Lo guardo stranito e gli ricordo che “Guarda che l’ho lasciata almeno a 1 miglio….”, tra me e me non posso crederci…ovviamente i ragazzi a bordo si preoccupano e il ragazzo che stava male fa una faccia preoccupante. Ma nenahce a dirlo, l’uomo mi manda ancora a visitare quel “famoso paese” senza neanche ascoltare o capire.

Cerco di fargli  capire che ha sbagliato barca evidentemente…c’erano altri tra me e la nave ..ma nulla..non c’e’ da parlare con questo.

Faccio cenno con una mano tra il PIANTALA e HO CAPITO così da allontanarlo e proseguire tranquillo verso Lerici…il gentil pilota prende nota della mia barca e va via….della serie “Punirne uno per punirne 100″….e ora vedremo…

Ah, per capire se la nave era ferma o in movimento ho dovuto prendere il binocolo, questo per farvi capire quanto era distante da me in prua, e per farvi capire a quanto poteva proseguire quella nave …

Strana esperienza….

L’alba in porto

Alba Porto Lerici

L'alba nel porto di Lerici

 

Sei in porto e ti sei svegliato presto al risveglio dei Gabbiani….

Chi è il regista? Il consumismo sfrenato…CONSUMO QUINDI ESISTO…..ecco chi ci governa davvero!

Una foto scattata in sardegna…si sarà dimenticato i decimali?

 

E’ strano, inizio a scrivere questo post con la voglia di documentare la mia decisione di iniziare un piccolo ma importante viaggio ma non so realmente dove finiro’ e come finiro’.

Sono giorni in cui penso troppo a cosa sono stato e a cosa faro’, ho ragionato su coloro che reputavo miei amici (o presunti tali) e coloro che lo sono veramente; cerco di osservare me stesso.

Mi osservo allo specchio e per farlo ho deciso di camminare da casa mia a Caravaggio per pensare, per dialogare con me stesso aspettandomi anche magari delle risposte, 30 Km per ragionare e per capire.

In questi 30 Km percorsi per lo più sulle sponde del serio ho visto principalmente la mia codardia nell’affrontare con ritardo problemi seri, ho guardato in faccia ad uno ad uno tutti coloro che mi hanno cercato per loro interesse nascondendosi dietro la parola AMICO, e che l’unico amico che conoscevano era la povertà d’animo e l’egoismo.

Perchè Caravaggio, sarei potuto andare in qualsiasi posto, ed invece ho scelto Caravaggio, c’e’ un motivo ma non lo conosco.

Quando per anni senti che tutto va a rotoli; salute, mente,  è come se tutto non fosse sotto il tuo controllo… e allora

RESET. Questo è quello che ho deciso di fare.  Camminando ho preso decisioni importanti . Nella mia vita ora ci saranno solo mia moglie (l’anima più nobile che io conosca) i miei veri amici . Egoismo? si sicuro…

Nel prossimo post descrivero’ il percorso dal punto di vista paesaggistico e naturalistico…una grande scoperta dietro casa.

Il viaggio è servito per guardare, ora ho bisogno di fare.

Dopo un lungo periodo di allontanamento forzato dalla vela, ora mi preparo per tornare, PROGETTOVELA.EU ha pubblicato il suo nuovo calendario, e spero di fare insiemi ad amici molte uscite appassionanti e ricche di storie da raccontare.

info su su WWW.PROGETTOVELA.EU

Una uomo Calabrese, sposato con Marisa una donna Calabrese, due persone che insieme e soli hanno fatto e fanno quello che ogni singolo imprenditore dovrebbe fare. Pino negli anni 80 conduce con successo alcune sue imprese edili che lavorano nel settore privato e pubblico, molti dipendenti e molte famiglie che mangiano grazie al lavoro di Pino e dei suoi stessi collaboratori. Gli affari vanno bene, Pino lavora e quindi fa camminare bene le sue imprese, ma dove ci sono soldi e lavoro sicuro si presenta spesso il malaffare, la ‘ndrangheta. In un primo momento Pino per poter far lavorare la sua azienda è costretto suo malgrado a cedere alle pressioni anche violente di queste mafiosi; concedendo così fondi, assunzioni pilotate etc etc Pino è un uomo con la testa dura, classico uomo Calabrese non scende a patti, non è un uomo che puo’ sporcarsi le mani cedendo a compromessi, non lo è e mail lo sarà; la sua coscienza, il suo alto senso dello stato non gli permettono di sentirsi un uomo “sporco”. Decide così dopo anni di vessazioni e minacce di denunciare tutto alle autorità. Il racket aveva una duplice faccia: quella privata (palesemente ‘ndrangheta) quella pubblica (‘ndrangheta nei palazzi). La criminalità gli chiedeva il 3%, alcuni esponensti della pubblica amministrazione invece il 6%. E’ assurdo ma, visto così , la ‘ndrangheta era quasi magnanima rispetto agli amministratori pubblici. Con attività ben avviate e senza alcun segno di scricchiolio economico, Pino dopo anni di registrazioni decide di testimoniare e denunciare questo fetta nata male di Calabria, e va dai Carabinieri. Non pensiate che sia stata una cosa semplice, anche l’arma era piuttosto reticente alle affermazioni di Pino. Da subito le ripercussioni sui suoi cari e sulla sua azienda; il fratello viene gambizzato, le banche gli fanno terra bruciata attorno , i lavori non vengono più pagati, e le continue pressioni per non proseguire nelle denuncie. Ma come abbiamo già detto PINO è un Calabrese vero, e va avanti. Molte persone vengono indagate e poi arrestate e Pino esiliato in un programma di protezione lontano dalla sua terra. Non gli viene permesso neanche di assistere ai processi, di stare con la madre, la famiglia non sa più dove si trovi Pino. Tutto prosegue a suon di testimonianze vere e con prove audio prodotte dallo stesso Pino, che con molta cura ha collezionato nel corso degli anni dei ricatti mafiosi. Molte persone vengono assicurate alla giustizia, politici e non. Ma nel 2004 tutto peggiora, il Ministero degli Interni decide l’uscita di Pino dal Programma di Protezione, nonostante i processi e le testimonianze non siano ancora terminati. Per Pino questa decisione rappresenta la condanna a morte. Lo Stato non garantisce l’incolumità a tutta la sua famiglia. Da allora Pino è letteralmente abbandonato dallo Stato, diversi i momenti di terrore, uno su tutti quello del 18 Agosto 2009, quando due malviventi si introducono in casa di Pino di notte stranamente facendosi solo vedere da Pino e famiglia. Beh, se questa era un’azione di due sbandatelli, figuriamoci cosa potrebbero fare malavitosi organizzati con uno scopo preciso. Ma dallo Stato ancora nulla, liberi cittadini si organizzano per aiutarlo e presidiare la sua casa, e per la famigla di Pino neanche una pattuglia stabile davanti alla loro casa. Ricordo bene uno di questi momenti: erano le 3.36 del mattino, camminavo dietro la casa di Pino perchè avevo sentito dei rumori, poco dopo mi avvicina un’automobile dei Carabinieri durante il solito unico giro della notte dele forze dell’ordine, la conversazione è stata questa:

CC – Chi è Lei?
Io – Controllo la casa di Masciari
CC- Ah, allora siete degia amici?
Io – SI, CC -Ok, buona notte….

e vanno via

Io inizio a ridere, un riso di rabbia, potevo essere chiunque e i Carabineiri non mi hano chiesto neanche un documento….e non hanno registrato l’evento. Questo fa capire in quale situazione questa famiglia viva ogni singolo giorno. Pino dovrebbe essere un esempio per tutti gli imprenditori in mano alle mafie….

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Spesso penso che non sia solo una questione di dipendenza dal mare, ma direi anche di natura incontaminata. Sono stato con un amico al rifugio f.lli Longo prov. di Bergamo . Pariti da Carona (BG) alle 9.30 arriviamo in 2 ore di cammino seguendo la strada sterrata.

Cascate, fiori, rocce, ghiacciai , marmotte ed al ritorno anche un Cerbiatto.  Certo non sono delfini e balenottere, scogli e vento…ma è pur sempre natura.

Giusto per i miei amici marini aggiungo una foto scatta durante l’escursione.

Alcuni giorni fa sono andat con un amico a comprare delle mozzarelle in zona Milano e con molta onestà ho scoperto dei professionisti incredibili. Lo so, ora direte che faccio pubblicità, ma permettetemi di farlo …alcune volte la buona pubblicità è anche utile se senza alcun scopo nascosto. E poi fa bene pubblicizzare coloro chelavorano bene. Ah patti chiari amicizia lunga, non conosco questa persona se non come mio negoziante .Voglio solo aiutare chi si trova in quella zona a non perdere un’occasione ottima. Le mozzarelle sono davvero ottime, il tipico vero sapor di mozzarella…mica quelle porcherie che ormai non sanno di niente…vabbhè vi lascio il sito

http://www.caseificiodidomenico.it

si trovano a Pozzuolo Martesana a Milano

Cliccar non nuoce, e poi con 10€ un Kg di ottima mozzrella.

E’ vero ultimaente uso il Blog come un archivio e gran poco per le mie avventure in vela. Ma tanto il blog è un diario…

stemma famiglia Castellana

Castellana o Castellano.


La si vuole d’origine fiorentina.  Ma a quanto pare da questo ceppo si sono ramificati altri 3 ceppi: TRIVENETO, PUGLIA,SICILIA.

Ramo Siciliano (stemma riportato in foto)
Un Atto a 9 dicembre 1282 è nominato da re Pietro notaro di Patti; un Nicolò, da detta città, giurisperito, a 20 gennaio 1283 ottenne dallo stesso re di poter esercitare l’ufficio di avvocato; un Filippo, da Noto, possedette sotto re Federico il feudo di Cipolla; un Giovan Luigi, da Palermo, a 12 giugno 1522 ottenne il titolo di regio cavaliere.

Arma: d’azzurro, al castello a tre torri merlate ciascuna di tre pezzi con due leoni coricati e addossati dinanzi la porta dello stesso, il tutto d’oro.

Inizia l’allenamento

APPUNTI DI ALLENAMENTO

La mia solita schiena non mette giudizio, così inizio il mio programma di allenamento e di “ristrutturazione fisica”, una volta ero bravo a gestire il mio fisico , ora invece so che faro’ molta fatica. Ma iniziamo per obiettivi.Parto da 103 Kg. Ieri ho comprato con una 30ina di € il mio cardiofrequenzimetro, strumento essenziale per il controllo dell’allenamento in tempo reale.

Obiettivo 1 : -5 Kg in 30 gg.
Dieta ipocalorica, e movimento. Lunedì, Martedì,Mercoledì,Venerdì,Sabato e DomenicaMTB lento in soglia aerobica tra 112 e 130 Bpm (battiti per minuto)….

Per la seconda settimana introduco il nuoto (60 vasche ora ritmo blando rana e stile libero)

Vediamo se ci riusciamo. Ovvio che magari qualcuno penserà ” e che c’azzecca con la vela?”…c’azzecca c’azzecca…dat che voglio tirare fuori e mettere a nuovo il mio snipe forse è il caso di perdere chili.

15 giorni di relax , direi che quest’anno li ho meritati alla grande.

Sardegna, Stintino, dall’Asinara alle bocche di Bonifacio, vento di maestrale…e che vuoi di più dalla vita?

Ora pero’ sono rientrato in ufficio…..e sento che il prossimo anno (biologico…) sarà molto importante per poter ben impostare il prossimo bordo.

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I Media in questi giorni hanno dato ampio spazio al maltempo del Nord Tirreno che si è scatenato in questo week end. Si parla di uno Skipper che con mare Forza 7 si è lanciato in mare dalla sua imbarcazione per salvare il tender senza motore. Insomma questa persona ha perso contatti con l’imbarcazione e dato per disperso l’hanno ritrovato a dopo 42 ore di mare in tempesta.

Io ero a Capraia e quando mi hanno raccontato di uno skipper disperso mi sono davvero rattristito, poi leggendo le notizie ho cominciato a capire.  Tanti dubbi su cio’ che è successo….

1 – Ma come fa uno skipper a pensare di poter recuperare un tender a remi con un forza 7?
2 – Ma puo’ chiamarsi skipper chi abbandona l’equipaggio per salvare un tender?
3 – Come puo’ chiamarsi Skipper un semplice comandante di Barca a motore? 🙂
4 – Che fine ha fatto l’equipaggio?Come ha fatto a metterisi in salvo.

Ho aggiunto alcune foto scattate da me che fanno capire quale era la reale forza del mare in quei giorni, per chi non sapesse cosa è un forza 7.

Mare forza 7

Mare forza 7

19-20 – 21 Giugno 2009 facciamo un giretto da Rosignano a Capraia con destinazione successiva Isola d’Elba.  Siamo in 7 su u SOD 35 piuttosto ben tenuto, mare piatto e facciamo rotta per Capraia. Neanche un filo di vento, maciniamo miglia a motore, ma le previsioni mi fanno pensare a qualche cosa in arrivo. Sulle Baleari una perturbazione decisa mi fa pensare a qualche possibilità di cambio di tempo e quindi magari qualche ventata in arrivo. Passano alcune ore e la perturbazione si comincia a far sentire sulla Corsica, mah…così veloce?

E infatti il giorno dopo si scatena l’inferno …

L’indomani facendo un giretto a sud di Capraia per andare verso Marciana Marina comincio a vedere da lontano le avvisaglie di cio’ che stava per arrivare….mare grosso, previsione di vento da Nord, raffiche che cominciano a pesareanche sul giovane equipaggio (34 Knt di sventolate).

Dopo aver approfittato di qualche momento di brivido e adrenalina da regalare ai miei amici decido di andare a pranzare nel primo ridosso disponibile….per fortuna….entro in porto con molte difficoltà, il vento comincia a girare da Este e a rinforzare pesantemente, gli stumenti cominciano a segnlare F7. Ormeggio, e dopo soli 10 minuti iniziamo a ballare. …. Il Mare non ha tempo , o meglio devi capire i tempi del Mare.

Continua….

Ieri sera a casa di amici ho incontrato i partecipanti alla prossima uscita di Capraia – Elba con ProgettoVela. L’incontro con le persone che conoscerai in barca è tanto importante quanto una corretta pianificazione dell’uscita da parte dello skipper. Spesso solo le RV RB, porti, venti, approdi,ridossi, etc etc diventano quasi un dettaglio rispetto all’incontro umano.

In ogni caso la tecnica è sempre quella, dopo una piccola introduzione sulla traversata, sulle calette e le notturne, si passa rapidamente alla CAMBUSA, elemento importantissimo per la quiete dell’equipaggio. Mai far mancare una pseudo cantinetta piuttosto rifornita di vini bianchi in estate e rossi d’inverno (almeno questa è la mia intenzione…poi c’e’ un po’ di tutto) e un buon ammazzacaffè come il limoncello, ovviemante offerto dallo skipper…..

E buon vento…

presto on-line check list della mia cambusa

Per settare il mio SUNTO ho fatto una ricerca in internet per leggere quale fosse il valore hPa della pressione nelle mie vicinanze. Devo dire che ho trovato un bel portale molto aggiornato ed affidabile.

http://www.tempoitalia.it/

Mica male…solo per mia memoria o pro-memoria.

Cambio Vita

Anni passati come elemento soccombente dello stress cittadino, volti pallidi in fila al supermercato o in auto a pensare al mancato appuntamento, la mia schiena che non regge. Ed ecco che da tempo penso di cambiar vita, anche il mio dottore lo consiglia, anche Ornella (grande persona) spinge perchè possa realizzare i miei sogni, anche mia moglie…

E mi imbatto in un Blog di http://vaifra.blogspot.com/ molto pericoloso, altro che quelle schifose sigarette che non ho mai fumato in tutta la mia vita, questo si che nuoce gravemente alla salute, forse nuoce di più al mio stile di vita attuale minandolo pesantemete. Ovviamente è dolcemente pericoloso. Seguitelo è davvero molto interessante. Parla di chi ci è riuscito a Cambiar Vita.

Inizia un nuovo capitolo, vediamo se riusciremo a leggerlo….

ciao

In questi mesi l’attività velica mi ha visto un po’ latitante, a dire il vero anche il mio Blog mi ha visto latitare….ma ora riprendiamo la vita di sempre.

Segnale positivo è che con gli amici di ProgettoVela ( http://www.progettovela.eu )si ritorna in barca. Si parte il 19 Giugno da Cala De’ Medici alla volta di Capraia. Notte in rada a guardar le stelle. Sabato girovagando tra Capraia e l’Elba con meta a Marciana Marina (numero due sull’indice personale di gradimento dopo Porto Azzurrro) . Domenica mattina verso Cala De’ Medici bordeggiando verso Piombino.

Finalmente si ritorna a far quello che più mi rilassa….

Facebook e la Vela

Lo so, sono molti mesi che non scrivo, ma impegni, la schiena, lavoro, mi stanno logorando.  Addirittura sono riuscito a snobbare anche la Vela..

Prometto che tornero’ ad aggiornare il mio blog presto!  (un presto relativo).

Rilancio un POST dell’amico Skipper , leggete bene e partecipate .

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1° FACEBOOK USERS SAILING EVENT – PORTOVENERE (SP) 16 / 17 MAGGIO 2009 1° Facebook User Sailing Event ( I FUSE ) – si chiamerà così il primo evento di vela completamente organizzato per mezzo del popolarissimo social network che sta “impazzando” nel nostro paese. Infatti tra gli appassionati di vela non sono pochi quelli che amano navigare ….. sul web! Al contrario, molti di loro avendo già familiarità con le moderne tecnologie nautiche (GPS, cartografia elettronica, bollettini meteo via satellite, PC a bordo ecc.), vedono il web come la naturale estensione di uno spazio infinito in cui mantenere ed alimentare i contatti con tutti gli amici del proprio equipaggio. In particolare su Facebook proliferano alcune centinaia di gruppi che spaziano dai fan dei principali team della Coppa America alle meno note squadre agonistiche locali passando per i semplici amanti del charter fino ad arrivare ai navigatori solitari. Da qui ad organizzare l’iniziativa il passo è stato breve (si fa per dire!) per Gianni “Tex” Tessaro (link: http://www.facebook.com/profile.php?id=1177698118 ) che nei mesi passati ha creato e tenuto vivo il relativo gruppo ( link: http://www.facebook.com/group.php?gid=82750045236 ) facendolo crescere fino alla ragguardevole quota attuale di poco meno di 3000 velisti. Il programma della manifestazione prevede in linea di massima per sabato 16: distribuzione delle t-shirt della manifestazione, veleggiata, lunch alla fonda, aperitivo, buffet, festa serale danzante ed altre attività mentre domenica 17 l’evento si concluderà con una veleggiata/regata, lunch e premiazioni. L’evento è aperto a tutti, non serve essere “lupi di mare” nè avere una barca propria, è sufficiente quella di conoscenti oppure noleggiarla insieme gli amici o scegliere l’imbarco singolo alla cabina con una delle società che si sono rese disponibili per l’evento: Bamboo Sailing, Barcamica, Horca Myseria, Liguria Charter, Lungarotta, Malditerra Velaclub, Straripa. Insomma un weekend all’insegna della voglia di mare e di vela, della voglia di incontrarsi oltreché sul web anche in banchina ed in boa nella splendida cornice di Portovenere. Per “imbarcarsi” in questa “avventura” mail to 1fuse@libero.it : riceverete le info dell’evento e un modulo d’iscrizione individuale.

Riporto una notizia che Skipper di Navigamus, (grande navigatore dei mari e di internet) ha riportato sul suo Blog

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Purtroppo non siamo nuovi a queste cose: tutti gli anni al largo di Taiji i giapponesi cacciano e uccidono circa 20.000 delfini destinati, i meno robusti, alle industrie alimentari e ai ristoranti mentre gli esemplari migliori ai delfinari e ai circhi acquatici.
Una grossa denuncia su questa situazione è stata data dalla Sea Shepherd Conservation Society la società fondata da Paul Watson, cofondatore di Greenpeace: “Ho visto le baie delle isole Færøer tinte di rosso dal sangue e ho sentito le urla delle balene pilota ferite mortalmente che urlavano per la propria vita mentre bagnavano i volti avinazzati dei loro massacratori con il loro sangue caldo, ridendo mentre le stupravano con le loro lame. E’ uno spettacolo mostruoso ed è una oscenità abbracciata completamente dal governo danese e da molta gente danese. (…)”

Ecco alcune foto. Le pubblico, come ho visto hanno fatto molti altri blog e siti, nella speranza, seppur recondita, che qualcosa possa cambiare, e che il prossimo anno questa strage non avvenga.

Tempo fa il buon Rinaldi ha postato sul suo BlogNon capisco un Paterazzo

Questa frase mi ha fatto ricordare di quando veramente mi si è rotto il paterazzo. Circa un paio di anni fa ero in barca con degli amici ai quali stavo facendo da capobarca per un corso Fiv. Tra virate e strambate quasi al limite del voltastomaco (ogni tanto ci provo anche gusto),  decido di fare un lungo bordo a fil di ruota. Si fila a circa 8/9  nodi sostenuti da un bel ventone che ci porta sempre al limite  di una violenta strambata grazie alle gesta maldestre dei nostri giovani apprendisti. Noto subito che i ragazzi sono un po’ stanchi e volendo spiegar loro come si fa a strambare a mo’  di crocerista decido di timonare per un po’ . Spiego più e più volte l’avvertimento del genoa che si sgonfia, segno premonitore che probabilmente presto ti “salteranno le corna “ , capiscono in fretta per fortuna (quando si parla di corna…). Il vento da stabile passa a un rafficato deciso, segnale inequivocabile di divertimento all’orizzonte. Mentre decido di orzare per stringere un po’ , sento una legnata  impressionante dietro la testa, non capisco sono tutti davanti a me, che zzo sarà mai accaduto, un  gabbiano in picchiata ? Una balena in tuffo sulla mia testa? I soliti con l’F18 che vengono a rubarmi il cappellino? Che cavolo sarà mai …. Dopo pochi secondi  vedo  il paterazzo svolacchiare sopra la mia testa. “GIU’ la RANDA ….GIU LA RANDA…” urlo a più non posso … I ragazzi mi guardano e ridono….

CHE ZZO RIDETE, GIU’ LA RANDA HO DETTO… nel frattempo una botta rapida allo stopper del genoa  fa andar giù la vela di prua per quei pochi metri che servono per non far spingere troppo sull’albero. Cominciavo ad avvertire una disastrosa disalberata con la randa e albero finiti a riva a qualche centinaio di metri di distanza.

Ripeto: Giù sta zzo di randa….forse a causa del mio sguardo di fuoco i ragazzi capiscono di dover tirar giù a razzo la randa…. e così finalmente fanno…nel frattempo ovviamente   porto la barca contro vento senza farla sbattere troppo su quelle onde che potrebbero dare l’ultima botta a sartie,strallo e albero. La randa è giù … con un salto affero il paterazzo (povera schiena) ,lascio il timone al primo mal capitato, ed  in qualche maniera cerco di sistemare gli arridatoi. Da subito scopro che quel fulmine di guerra del capo-base durante la manutenzione invernale, non aveva fissato il controdado  che blocca  paterazzo-arridatorio-barca. Quella disattenzione nella manutenzione mista alle raffiche che sferzavano le vele  hanno fatto anche strappare le ultime parti di filetto… con un po’ di pazienza riesco, a mano, a fargli fare quel paio di giri per poter fissare il cavo d’acciaio quel tanto che basta per ritornare in porto.  Pericolo scampato…

 

Ecco, per fortuna c’e’ chi ironizza ma c’e’ chi il paterazzo l’ha rotto davvero…..il dramma è quando il paterazzo ti si rompe e ti cominciano a girare le sartie ahahahha….

che stress il Lunedì

Quando passi un week end all’insegna di un buon relax, consapevole di essere quasi uscito dal mio layer Dieta 1 , chi ha voglia di rientrare in ufficio?

Comunque bisogna pur iniziare e ogni buona settimana ha anche un terribile lunedì di inferno. Sono da un cliente, Microsoft con il sito inchiodato, CD che non partono, il teletrasporto che non mi funziona, il cervello in menopausa….

 

AIUTOOO .. quasi quasi chiamo sul 16!!! In tutto questo marasma una sorpresa….poi raccontero’

Adesso lascio il testo di una canzone….

Io sono Francesco (Tricarico)

Buongiorno buongiorno io sono Francesco
io ero un bambino che rideva sempre
ma un giorno la maestra dice oggi c’è tema
oggi fate il tema, il tema sul papà
io penso è uno scherzo sorrido e mi alzo
le vado vicino ero contento
le dico non ricordo mio padre è morto presto
avevo solo tre anni non ricordo non ricordo
lei sa cosa mi dice neanche mi guardava
beveva il cappuccino non so con chi parlava
dice “qualche cosa qualcosa ti avran detto
ora vai a posto e lo fai come tutti gli altri”
puttana puttana, puttana la maestra
puttana puttana, puttana la maestra
io sono andato a posto ricordo il foglio bianco
bianco come un vuoto per vent’anni nel cervello
e poi ho pianto non so per quanto ho pianto
su quel foglio bianco io non so per quanto ho pianto
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
Cadono le stelle è buio e non ci vedo e la primavera
è come l’inverno il tempo non esiste neanche l’acqua del mare
e l’aria non riesco a respirare
e a dodici anni ero quasi morto
ero in ospedale non mangiavo più niente
e poi pulivo i bagni, i vetri e i pavimenti
per sei sette anni seicento metri quadri
tadanatadadana
e il mio capo il mio capo mi ha salvato
li ci sono giochi se vuoi puoi giocare il padre è solo un uomo
e gli uomini son tanti scegli il migliore seguilo e impara
buongiorno buongiorno io sono Francesco
questa mattina mi sono svegliato presto
in fondo in quel vuoto io ho inventato un mondo
sorrido prendo un foglio scrivo viva Francesco
brilla brilla la scintilla brilla in fondo al mare
venite bambini venite bambine e non lasciatela annegare
prendetele la mano e portatela via lontano
e datele i baci e datele carezze e datele tutte le energie
venite bambini venite bambine
e ditele che il mondo può essere diverso
tutto può cambiare la vita può cambiare
e può diventare come la vorrai inventare
ditele che il sole nascerà anche d’inverno
che la notte non esiste guarda la luna
ditele che la notte è una bugia
che il sole c’è anche c’è anche la sera

Dove è finito Alex,

Fervono i preparativi per la presenza a Zaino Zingaro di Sabato prossimo, ma soprattutto cresce la voglia di sentire Alex Bellini.

Infatti sabato il navigatore montanro solitario, si connetterà via satellite con la maifestazione per raccontarci con una rapida telefonata quanto accade in aperto oceano pacifico. Ci sarà anche Francesca la moglie di Alex, quella santa donna….

Intanato la navigazione di Alex continua tra alti e bassi. Riporto una email ricevuta :

Il Signor Venturi e´ stato poco generoso questa volta… In pratica e´ stato in mia compagnia solo ieri in cui sono riuscito a fare 45 miglia, mentre oggi gia´ ero tornato sui vecchi standard e con gran fatica sono riuscito ad arrivare a 33 scarse. Il mare, molto mosso, sicuramente non mi ha agevolato ed il vento da ENE mi ha richiesto non pochi sforzi per rimanere a Nord di Ata. A proposito di Ata: il maltempo di oggi non mi ha concesso il piacere di ammirare l´ultima isola tongana. Dicevo del mare mosso. Ieri e´ stato addirittura peggio. Oltre che mosso era proprio brutto e pericoloso in quanto le onde si formavano improvvisamente, sotto ai miei occhi e alcune non avevano nulla da invidiare (per dimensioni) a quelle da 30 nodi. Un attimo il mare era quasi calmo, l´attimo dopo era in gran subbuglio ed anche la piu´ piccola onda si poteva rompere in un violento frangente. Mai prima d´ora avevo visto una situazione cosi´ poco chiara e visto che mi trovavo a navigare proprio in una zona a fondale poco profondo ho pensato che fosse proprio quello il motivo. Tutta l´acqua che fino a 100 miglia prima copriva una fossa di 10.500 mt ora si doveva comprimere in soli 1000 e per questo, mi dicevo, era tutta agitata. Ancora tantissimi uccelli in giro. Sembravano tutti impazziti! Tutti quei diversi strilli e richiami mi facevano pensare ad uno zoo. Oggi pensavo che, nel fare una distinzione tra l´impresa dell´Atlantico e questa, ho sempre tralasciato l´aspetto che, forse, tra tutti e´ quello che piu´ mi ha condizionato la vita e la “performance”: l´alimentazione. Avevo sofferto molto la fame e quando non era la fame soffrivo una non adeguata alimentazione che con il tempo mi aveva ridotto proprio male. Quest anno, come mi e´ gia´ capitato di raccontarvi, ho affidato questo aspetto cosi´ cruciale ad un medico nutrizionista valtellinese il quale mi ha risolto tutti I problemi d´alimentazione avuti nel 2005/6. Sono particolarmente soddisfatto della presenza giornaliera del Parmigiano Reggiano che, oltre che buono, e´ una fonte energetica (grassi e proteine) insostituibile. Mi sono detto che, non appena il mare mi concedera´ un po´ di tregua, tornero´ anche a pescare. Noto da qualche tempo dei pesci di medie dimensioni (che ci starebbero tranquillamente nel pentolino) che nuotano da mattina a sera molto vicino alla barca e con il fucile sara´ abbastanza semplice catturarli

Zaino Zingaro

Contrariamente a chi pensa che il mondo sia troppo piccolo, io invece ritengo che sia immensamente grande. In questo sistema maggiormente popolato da Acqua marina è facile incontrare esseri terrestri :-).

Questi esseri oltretutto hanno la capacità di incontrarsi per pure causalità e non per casualità condividono obiettivi, passioni, modi di essere.

Giusto l’altro giorno pensavo all’occasione di aver conosciuto Alex Bellini tempo fa , e ora un altro solitario di avventure (terrestri) , il buon Marino Curnis. Marino l’ho conosciuto perchè ha invitato Progettovela al festival dei viaggiatori ,un evento da lui organizzato conosciuto come “Zaino Zingaro” . La manifestazione diventerà un luogo di incontro per chi ama conoscere in tutte le sue forme il Mondo viaggiando. Io presenterò un video-diario dei viaggi in vela nei nostri mari e terro’ una mini-mni-lezione di vela e nodi (chissà magari qualcuno si ammala come me) .

Marino è un Bergamasco che tempo fa ha cercato di raggiungere il Giappone a piedi dall’Italia, aiutato solo dalle sue gambe e forza di volontà. E’ incredibile quanti elementi in comune abbiano Marino, Alex e Vittorio Malingri…. li ammiro e per certi versi vorrei essere come loro; sguardo umile, forza di volontà fuori dal comune, e soprattutto minimalisti. Mi verrebbe da dire….li becco tutti io 🙂

Ora Marino ha scritto il suo libro,  IL SOGNO CALPESTATO   ….il titolo dice davvero molto quindi non vado avanti , leggetelo. http://www.marinocurnis.com/Condivis/EPC/DiarEPC.htm

Io leggo davvero poco,soprattutto libri di storie vere e vissute da scrittori che descrivono emozioni in rima persona (Bianchetti, Moitissier,Bellini) . Noto pero’ che purtroppo oggi molti, forse troppi scrivono libri, sviluppano incontri con editori supplicandoli di stampare pur di dire IO HO SCRITTO UN LIBRO… il libro di Marino è uno di quelli che non è stato scritto da sole mani o manie, ma da passione vera.

www.marinocurnis.com questo è il suo sito , semplice come lui.

e finalmente Barcolana

 

Con gli amici di Progettovela stiamo organizzando la nostra presenza alla Barcolana 2008. E’ uno di quegli eventi dove ti ritrovi con vcchi amici e vedi il maggior numero di imbarcazioni a vela in una ristretta area di mare.

Ovvio non c’e’ agonismo, ma solo tanta volgia di esserci e solo per il gusto di esserci. Purtroppo l’anno scorso l’ho dovuta guardare dal mio letto, pensando ai miei amici che erano partiti 3 giorni prima con turni anche di notte di navigazione pur di esserci.

Fabio mi mandaun SMS ” E’ quasi più dura seguire il Giorgio tra le vie di Trieste che governare la barca nella Bora”. Infatti l’amico Giorgione, con il quale stiamo per organizzarci per andare a La Roquelle a vedere la partenza della Vendee Globe, è solo riuscito a stare buono in barca, poi si è dedicato ai sapori molto ENOgastronomici della zona. Da BARCOLLANA.

Stiamo organizzando e penso partiremo da Jesolo, evviva la barca…e chi viene è il benvenuto

…ben tornato ….

Questo post  lo dedico a me stesso…. un bel tornato lo merito sicuramente.

Il mio blog è stato vittima di dei miei impegni lavorativi e imprevisti vari.

Prima di tutto mi scuso con tutti, ma propiro tutti, da TopGun a Skipper , Troppitrippi, Giorgio, Max,  insomma tutti veri amici di blog ed altro.  Purtroppo pero’ nella vita bisogna assegnare priorità che spesso rischiano di minare altre passioni. Da oggi riprendo a scrivere il mio diario,ad andare in barca, e a rispondere (anche al telefono ed ai messaggi) a tutti … e vi ringrazio per quanto mi siete stati vicino . Grazie.

Insomma per quasi tre mesi ho dovuto mettere in stand-by tutto e tutti per sistemare il mio solito problema con la schiena e contemporaneamente accontentare clienti e progetti di ogni genere.

 

Tutto è bene quello che finisce bene.

Che delusione!

 

 

PURTROPPO L’ITALIA E’ IN MANO A QUATTRO IMBECILLI CON LA SINDROME DA GRANDE FRATELLO, SI SALVI CHI PUO’. 

Coloro che potevano aiutare questo paese (e non parlo degli attuali politici) a crescere e salvarsi da questa mania di suicidio; dunque al posto di fare team litigano e creano ombra. So che puo’ sembrare un Post criptico, ma nei prossimi giorni motivero’ con cura questo “Message in a Bottle”

Da oggi si inizia l’operazione pulizia,  cominciamo con i links di chi mi ha pesantemente deluso sotto l’aspetto umano.

To be continued…

Siamo in barca , e si dialoga sulla possibilità di partecipare alla Barcolana.

Tra di noi c’e’ Angelo, prima volta che esce in barca, e da subito i suoi occhi si illuminano al soffiar del vento, allo sbandare della barca, ad ogni suo record personale di velocità. Capisco subito che anche lui prima o poi verrà stregato dalla malattia del mare. E’ uno di quei classici partecipanti ai quali basta lsciar in mano una scotta (anche morta) per stimolare la  voglia di sentirsi “marinai per un giorno”.

Torniamo alla Barcolana, si pensa alla barca, io da buon cagnaccio, penso subito alla barca di Efrem, un amico dentista che ormai da 6 mesi sta aspettando che arrivi al marina di Ravenna la sua imbarcazione, un Hanse . (io allo stesso momento sono in trepida attesa di una sua chiamata … )

Parliamo a lungo e mi convinco che Pier, l’Ing., Angelo, potrebbero tranqullamente partecipare alla regata per pensionati. Vedo in loro la faccia di chi vorrebbe che ottobre fosse già alle porte, si pensa al trasferimento Ravenna Trieste, si pensa ai bordi, c’e’ quasi chi simula la partenza …. Ad un certo momento Angelo mi dice: ” …RAGAZZI FERMI TUTTI …. HO LO SPONSOR PER LA BARCOLANA…. FAREMO PARLARE MEZZA ITALIA DI NOI…..”

Li per li non capisco, come potrebbe uno sponsor far parlare mezzo mondo velistico per una semplice partecipazione alla Barcolana? Cerco di capire….

Angelo: ” Ragazzi … ci facciamo sponsorizzare lo spi, tangone, e le divise; il colore predominante sarà il nero , la barca la chiameremo LA CASSA D’AMANTE….” io continuo a non capire, cosa sono queste farneticanti conclusioni degne del più strambo dei neofiti? … ma cerco di andare avanti ed investigare…

Angelo incalza, “Ragazzi, porteremo a bordo anche un Gatto Nero pronto a portare rogna a chi si avvicina… ”

Forse comincio ad intuire, ma non voglio credere alle mie orecchie; infatti la cosa si fa seria, Angelo parte con un giro di brevi telefonate. Dopo qualche minuto si sente profferire parola “HABEMUS SPONSOR” .

Ci vestiremo con occhiali scuri, completo nero e camicia bianca, ovviamente anche gli occhiali da sole neri. “Angelo, ma chi ci sponsorizza?” e lui secco e perentorio “… UNA AGENZIA DI POMPE FUNEBRI, hai presente che parlare? mettiamo sullo spi una bella cassa in mogano “.

 E’ fatta ormai siamo qeulli della CASSA d’AMANTE. Rido per una mezz’oretta e poi penso  che effettivamente con una barca così anche Dracula potrebbe girarci al largo….

Vabbeh….

 

E’ mattina si parte per Marina di Campo , un porto di pescatori a sud dell’Elba. Dopo poche ore di navigazione senza vento avvistiamo 3 delfini che escono a prendee aria; ormai è un po’ di anni che li avvisto, ma ogni volta che li vedo con la loro pinna dorsale bella tesa (segno di vita libera in mare) provo un’emozione forte. Sono li a pochi metri da me, uno è più piccolo e segue attaccato gli altri due. Dopo una navigazione con vento leggero è ora di fermarsi. Decidiamo di entrare a Marina di Campo, avvisiamo via radio, nessuna risposta. Cosa vuoi pretendere Gio’ è il 2 di Giugno, mi ripeto, ed entro, cerco un ormeggio e decido di buttarmi all’inglese vicino la pompa del gasolio. Alcuni tedeschi con un tender di 1 metro e mezzo mi superano, mentre preparavo le cime e mi rubano il posto. Vabbeh, capiranno! mi avvicino e mentre faccio capire loro le mie intenzioni all’ormeggio, mi fanno gesto che c’e’ poco fondale… mah…. il mio strumento segna 5 mt a pochi metri da loro… e poi c’e’ posto per il gasolio. Quanto sono matti sti tedeschi.

Niente da fare mi avvicino e mi ormeggio , loro capiscono e spostano il tenderino che orma occupava spazio per almeno 10 mt. quasi fosse una 500 nel parcheggio di un TIR; per la serie con le buon si ottiene tutto!

La giornata trascorre così , tra una risata e l’altra e il solito prosecchino. Dirigiamo verso Marciana Marina, e decidiamo di ancorarci in rada per la notte in un posto molto riparato e sicuro dall’ottimo fondale. Come al solito vado in sicurezza altri 40 mt di catena (non si sa mai….almeno un paio di ore in più riusciro’ a dormire….) e siamo solo in due a ormeggiare li;  noi ed un 46 piedi battente bandiera svizzera. Piccola escursione nell’entroterra e poi si dorme. Un salto in capitaneria per controllare le carte meteo, ma come al solito mi rendo conto che è sempre il 2 di Giugno… anche loro fanno festa, neinte previsioni. Normalmente ci azzecco sempre guardano tendenza barometrica e le carte, ma con questa situazione strana dell’anticiclone dell’azzorre non sono molto preparato. E infatti la sorpresa arriva. Sono le 3 del mattino, la barca comincia ad essere scossa da onde abbastanza decise, pur essendo in rada molto riparata. Strabuzzo gli occhi e mi decido a uscire per dare una controllatina. Capisco subito le intenzioni del mare dal rumore, ancora è presto , la luna coperta ,e il tutto ovviamente mi fa solo intuire quale situazione potesse evolvere a largo. Vabbeh, torna a dormire, domani vedremo!

Purtroppo il giorno dopo saremmo dovuti essere a tutti i costi a Follonica, per lasciare a terra alcuni amici, e di riffa o di raffa quindi dobbiamo uscire comunque (gran brutto vincolo per chi va per mare). Sono le 5 il sole comincia a farmi vedere cosa accade furi dal  porto . Mare molto molto molto  mossso e vento assente. Wow mi dico… se c’e’ un modo per far star male le persone è uscire in queste condizioni a solo motore. Decido di aspettare, chiedo ai pescatori che mi dicono di lasciar perdere, altri che mi dicono ” Noi dai, tanto con 150 Cv. riesci a non schiantarti sugli scogli, apri tutto e torna a casa che poi peggiora!” .(io ho un 40 Cv.) Vabbeh, alle ore 5.30 decido di assaggiare l’onda…. dopo 30 minuti di navigazione a motore e uno scarroccio da paura decido di non battezzare gli scogli e di tornare indietro! Al massimo attorno ale 11 spero che l’aria salga e mi faccia dar tela.  Trovo l’uomo della capitaneria, il quale mi dice ” Stai in rada, dopodomani riparti….”, sul 16 Vhf un francese chiede aiuto, i miei amici cominciano a chiedermi che si fa, altri cominciano a prendere appuntamenti di lavoro per il giorno dopo , io che mi vedo bello tranquillo ad aspettare…..ed invece alle 9.00 si salpa ancora, secondo me qualche cosa arriva…. Ed infatti i miei 30 Kts di maestrale con onda formatissima travolgono dopo pochi minuti la barca. Mi domando subito se i ragazzi sono pronti a far quello che chiedo, se capiscono e se si fidano. Facccio cinghiare le 2 mogli dei miei amici e si continua. Sono costretto alla ruota e randa in mano, purtroppo Pier (l’aspirante randista) non ha ancora capito cosa fare quando la barca mi parte in straorza. Purtroppo una randa grande ed un fiocco strano mi continuano a far straorzare pur essendo terzarolati a 2 mani. Sono ormai ore di navigaizione continuando a  a lascare e cazzare, a poggiare e orzare per prendere l’onda , quando mi arriva il messaggio dal mio amico Roby: Venti maestrale in rinforzo, avvisi di burrasca a Livorno e Piombino, e canale di Piombino difficile.

Bene , mi dico, è proprio li che devo passare…. fossi solo almeno mi divertirei come un matto. Eppure guardo in faccia i miei amici e si divertono come pazzi (io anche … ). Le raffiche amumentano man mano di intensità e durata, la mia manona comincia a non reggere più la scotta di randa …quando vedo il canale di piombino….una poggiata sicura.

Quindi poggio, passo pericolosamente vicino ad una secca pur di evitare un passaggio troppo scoperto, onda al giardinetto e barca al lasco; leggere strapoggie… ‘sta barca non vuole rimanere dritta… ma d’altra parte queste onde mica posso comandarle….

La velocità aumenta, il divertimento anche , il mio equipaggio ormai è quasi esperto e riesco a cerdere la randa a Pier…siamo talmente veloci che decidiamo di andare a Porto Azzurro per farci una snana mangiata. Mi guardo alle spalle e vorrei ammazzare Roby, (quello del messaggio) il canale di Piombino non era poi così male….

Mentre navighiamo ragioniamo su alcune situazioni: l’ing, mi ha chiesto perchè ho deciso di dare tela con un vento così e con un mare così grosso ,( anche se con 2 mani di terzaroli). Stabilità e sicurezza! Alcuni dibattiti sul perchè la barca tendesse a straorzare pur avendo dato 2 mani di terzaroli…l’effetto onda accennante alla strapoggia al lasco… tutte domande semplici ma che per chi è uscito per la prima volta non meritano una risposta così banale è scontata.

Ore 14.00 mangiata a Porto Azzurro , e ore 20.00 siamo a Follonica. Ragazzi che divertimento!

 

 

Domenica 1 Giugno 2008, si parte da Bergamo ala volta di Etrusca Marina (ex Marina di Scarlino), il tempo di trovare un po’ di solito traffico sulla Cisa ed ecco a ore 12.00 l’arrivo in barca.

Pochi preparativi, molta cambusa da scaricare e uno zaino con quattro vestiti. Mi accorgo che è più lo spazio occupato dalla mia inseparabile cerata che quello dedicato al vestiario di ordinanza.

Arrivano gli amici e via rotta porto Azzurro. La solita corrente ci fa derivare un po’ verso cerboli quando , sotto un vento di 10 Kts costanti al traverso,  sento per radio una imbarcazione che avvista una “balena morta” . La radio portante è piuttosto forte quindi capisco subito che l’imbarcazione che ha segnalato è molto vicina. Esco dal mio angolo di carteggio col binocolo, non sarebbe il massimo dopo neanche un’ora di navigazione impattare con la prua contro una balena. E a ore 11 avvisto l’enorme carcassa , attorno un walzer di barche che in circolo scattano foto e ricordi della puzzolente balena morta. Io mi limito a girarle al largo e segnalare la posizione alla capitaneria, non vorrei che qualcuno la incontrasse inaspettatamente.

Riprendiamo la rotta verso porto azzurro, è ormai tardi ed un bellissimo tramonto ci aspetta mentre cerchiamo un lugo riparato nell’affolata rada dove dare ancora. Un segnale diamo 40 mt di catena e la barca è ferma. La compagnia è ottima, il dondolio di continui arrivi di vicini d’ormeggio ci fa pensare alla nostra pancia, si mangia finalmente. Riso freddo ed un ottimo prosecco .

E’ quasi notte, due chiacchiere sulla prossima giornata e tutti a nanna. Normalmente non dormo mai benissimo quando siamo in rada, ogni tanto è inevitabile dare un’occhiata al punto barca, e salendo in pozzetto mi perdo osservando le solite stelle.

Alle 3.00 AM siamo svegliati da quattro furboni i quali bussano pesantemente sul mascone della barca , esco di fretta i pensieri in 2 metri mi fanno pensare al peggio “sicuramente qualche collisione in vista , forse l’ancora spedata, forse briganti”. Ed invece 4 ragazzi con un tenderino a remi ubriachi come pochi che mi scambiano per un certo Massimo. Ho impiegato qualche minuto (in mutande) a spiegare loro che non sono Massimo ; il momento più strano è stato dopo qualche minuto quando i ragazzi mi hanno chiesto “E dove è Massimo allora?”   🙂

Sono le 7.00 AM ci “svegliamo” una sana colazione e si fa rotta a sud dell’Isola….e domani raccontero’ l’aventura di maestrale!!!

 

Ciao a tuttio

Gli impegni erano troppi, le ansie molte, la schiena a pezzi pur facendo un lavoro da scrivania, l’Inter che ha vinto il campionato,   e così ho deciso …da oggi parte il CONTO ALLA ROVESCIA per la prossima uscita nell’arcipelago toscano.

Una bella settimanda di relax tra l’Elba, Giglio, Punta Ala, Corsica sulla roulotte Bavaria 40 . Il post di skipper con tanto di pasta ai gamberi (penso) e chitarra mi ha fatto venire in mente che manca meno di 10 gg. alla prossima avventura .

E intanto Alex è sempre in mare con i soliti problemi ai panelli solari e Soldini ha quasi vinto anche la Artemis Transat…

 

Oleeee ooooooo….. 

Il giudice Cahn emette una sentenza favorevole ad Alinghi per un’America’s Cup nel 2009

12-05-2008

Il giudice Cahn della Suprema Corte di New York ha emesso oggi una sentenza favorevole alla Société Nautique de Genève (SNG), in rappresentanza di Alinghi, Defender dell’America’s Cup, nella quale ha ordinato che la prossima edizione dell’America’s Cup, da disputare secondo le regole del Deed of Gift come richiesto dal Golden Gate Yacht Club, (GGYC), si svolga nel 2009.
 
Lucien Masmejan, capo dell’ufficio legale di SNG, commenta: “Siamo felici che il giudice Cahn abbia emesso questa sentenza, riconoscendo con questa sua decisione che sono state le azioni del GGYC che hanno portato l’America’s Cup nelle aule di giustizia e che, privare SNG del periodo di preavviso di 10 mesi previsto dal Deed of Gift, non sarebbe stato equo”.
 
“Il periodo di preavviso di 10 mesi deve cominciare dal momento in cui ci sarà una decisione finale circa la validità della sfida del GGYC e quando sarà finalmente decisa la finestra nell’emisfero Nord, come sancito peraltro nel Deed of Gift. Questo significa che le regate non potranno aver inizio prima di maggio 2009”.
 

“In ogni caso ci sono ancora diversi aspetti che rimangono irrisolti. Tra questi, il problema del certificato del GGYC è critico dal momento che lo stesso non è chiaro e contraddittorio – ha proseguito Masmejan – Fino a quando il GGYC continuerà a rifiutarsi di fornire le informazioni previste dal Deed of Gift, noi saremo costretti a continuare con le procedure legali che il GGYC ha cominciato già da tempo portando l’America’s Cup nelle aule di giustizia”.

 

Meglio una bella sana regata zonale, che un macello del genere. Sbaglio?

Soldini

 

 

Sono tornato,  a dire la verità non sono mai sparito.

Purtroppo sono stato molto impegnato tra lavoro e altre faccende meno simpatiche che in questo momento stanno influenzando troppo la mia vita .

Nel frattempo Giovanni Soldini è partito nella classe 40 per la Artemis Transat, una traversata alle alte latitudini nord i solitaria. Il nostro Giovannone il pignataro è primo, ma il bello dovrà ancora arrivare. Uscito dalla manica con molta fatica ora il comitato di regata ha posizionato un checkpoint più a sud possibile in rotta per evitare i ghiacci del nord. Seguamolo sul www.soldini.it

Per gli appassionati vi segnalo questo sito http://www.liveskipper.com/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1   potrete provare anche voi le ebrezza di una traversata virtuale, a mio avviso molto molto interessante!

 

Buon vento a tutti e speriamo di uscire da questi bordi infiniti di bolina molto molto stretta

 

riporto con felicità dal comunicato stampa diramato.

“Vittorio Malingri ha tagliato il traguardo a Guadalupa, questa mattina, alle ore 5,24’,12’’ U.T.C.
13 giorni, 17 ore e 48 minuti, sono serviti al navigatore milanese per percorrere 2.545 miglia da Dakar (Senegal) a Guadalupa (Piccole Antille), in solitario senza assistenza e senza scalo, a bordo di Royal Oak, catamarano non abitabile di 6 metri.

È la prima volta che qualcuno si misura in solitario su questa rotta, che è anche quella ufficiale per questo tipo di imprese (definite extreme sailing).
Il tempo impiegato da Malingri rappresenta dunque il record di percorrenza in solitario e quello da battere.”

 

Bene, anche perchè per alcuni giorni non si è più fatto vivo a causa di un’avaria .

Ciao

SECONDI !!!

 

Ciao a tutti , siamo arrivati secondi al campionato Italiano Open Surprise 2008 tenutosi a Luino.

Equipaggi molto competitivi e aggressivi hanno reso questa regata una SIGNORA REGATA!

Primo giorno vento da sud normale (grazie al microclima) e regate strepitose. Secondo giorno calma piatta fino alle 15.00 poi si scatena l’inferno ….ventaccio da nord (quanti nodi non lo so , potrei azzardare un fisso a 30 nodi e raffiche da …) , l’equipaggio svizzero che ci precedeva durante una poppa spezza l’albero in due….

Terzo giorno vento normale e dritti al secondo posto in classifica Open e Italiana……adrenalina a mille e tanta voglia di migliorare !!!

 

 

 

Soffiamo per Vittorio

 

 

Oggi due articoli, almeno dimentichiamo alla svelta le disavventure settimanali

Vittorio Malingri è partito da Dakar con un catamarano appositamente studiato , il Royal Oak per tentare di battere il recod di traversata fino a Guadalupa.. Soffiate anche voi su www.malingri.it

Tempo fa ho avuto la fortuna di conoscerlo, mano salda, sguardo penetrante e un volto asciutto , nella testa l’esperienza di un grande velista oceanico….forse un po’ troppe recenti rotture , per questo bisogna tutti tifare per Vittorio. Simone è con te…

 

News da Alex Bellini

 

Sono ormai trascorsi quasi due mesi di navigazione, e con calli alle mani e la forza di un lottatore Alex prosegue nella sua avventura. Qualche problemino con i pannelli solari ma per il resto procede tutto per il meglio, nonostante la sua lucida follia.

Riporto un pezzo di una email che mi è appena arrivata … ecco che l’artista che c’e’ in Alex sale in cattedra:

“Avete mai osservato il mare? Ok, d’accordo, tutti quanti l’hanno fatto. Intendevo dire osservare NEL mare, oltre l’immagine di noi stessi riflessa sul pelo dell’acqua. Non mi capita spesso, per lo più mi limito a passarci lo sguardo sopra e farlo scivolare via come la mia barca. Ieri però, mentre cercavo di pescare nel modo consigliato da Giuly (con alla lenza attaccata la testa di un pesce volante) l’ho fatto. Era l’ora di pranzo, l’ora in cui il sole si trova allo zenit e i raggi penetrano prepotentemente nell’acqua come tante lame a portare luce dove di solito non arriva. Complice forse il ricordo degli avvistamenti della balenottera e dei globicefalo di 10 giorni fa mi sono trovato a considerare quanto poco conosca, in effetti, questo mondo e le creature che ogni tanto emergono a sorpresa. Lo abito ormai da circa due mesi, ma ho sempre più ho la consapevolezza di conoscerne solo la parte a me visibile. Ma come un iceberg, sono convinto, le meraviglie sono quelle immerse. -lo sapranno bene i sub- Chissà cosa si nasconde in questi abissi, quali meraviglie, quali esseri viventi, adattatisi a vivere nella totale ed innaturale oscurità popolano i fondali. Credere che esistano ancora angoli della terra dove nessun uomo, nessuna macchina creata da esso siano mai arrivati e che forse mai arriveranno a rivendicarne la proprietà, mi dà una non ben definibile sensazione di vittoria”

Ciao  a tutti, svelo a tutti il mio “mestiere”. Sono un esperto in sicurezza informatica e metto a disposizione il mio sapere di aziende per la progettazione e ralizzazione di reti telematiche sicure.

A seguito di pesanti insulti rivolti alla mia persona, pubblico alcuni articoli tratti da vari siti curati da legali specializzati in ambito Internet,  per aiutare chi vorrebbe denunciare alla magistratura Italiana offese di qualisasi genere.

 

TRATTO DAL SITO http://blog.solignani.it/2002/12/11/diffamazione-via-internet/

Vorrei sapere se le calunnie, le falsità le menzogne e quantaltro, che danneggiano un cittadino italiano su un sito italiano sono perseguibili a norma di legge e se si quale è l’iter da seguire per tutelarsi. Si possono, inoltre, chiedere i danni morali e materiali se un persona è offesa e calunniata? Grazie e complimenti. (Emilio, via mail)

Certamente. Internet, da questo punto di vista, è uno strumento di comunicazione come gli altri, per cui i reati di ingiuria e la diffamazione, come possono compiersi per lettera, telefono o tramite tradizionali mezzi di comunicazione di massa, quali la radio o la televisione, possono senz’altro considerarsi realizzati tramite la posta elettronica, i newsgroup o i contenuti pubblicati all’interno di un sito. Il problema, semmai, può essere quello di individuare, sia giuridicamente che tecnicamente, l’autore del reato, visto che il documento elettronico, già previsto a livello normativo, è ancora ben lungi dall’essere diffuso nella pratica. Come si può fare ad esempio a stabilire con sicurezza l’autore di un posting all’interno di un newsgroup della rete usenet, quando il messaggio è stato inserito da un computer pubblico come ad esempio un internet point o una biblioteca? Però, al di fuori di queste ipotesi, in cui è di fatto impossibile accertare l’identità del colpevole, quando, dall’esame delle circostanze del fatto e/o magari dall’analisi dei files log dei collegamenti è possibile risalire ad un computer preciso, di pertinenza di un determinata persona, che coincide con quella che per altri versi appare come quelle autrice del messaggio, il giudice penale può accertare che sia questa persona l’autore del reato e condannarla conseguentemente. A riguardo dei delitti di ingiuria e diffamazione, c’è da dire che gli stessi sono tecnicamente diversi dalla calunnia: quest’ultima si ha quando, sporgendo una apposita denuncia querela davanti alle Autorità, si accusa falsamente una persona di un reato sapendola innocente. E’ pertanto praticamente impossibile compiere il reato di calunnia via internet, perché, ad oggi, non si possono inviare querele via posta elettronica. L’ingiuria e la diffamazione sono quei reati che si hanno quando viene offeso l’onore o la dignità di una persona, rispettivamente solo in privato o anche in pubblico. Si ha ad esempio il reato di ingiuria quando si invia una mail privato contenente offese ad una determinata persona, mentre si ha diffamazione nel caso in cui le qualifiche offensive vengano “rovesciate” dentro ad un forum o ad un newsgroup. Ingiuria e diffamazione sono divenuti, ultimamente, reati di competenza del Giudice di Pace. Per richiedere la punizione del colpevole di un reato di questo tipo, rimane sempre necessario presentare una apposita denuncia querela, cosa che può essere fatta, anche senza l’assistenza di un avvocato, presso la locale Stazione dei Carabinieri o presso la Questura. A seguito di tale iniziativa, se la Procura riterrà fondata e perseguibile la notizia di reato, il procedimento si svolgerà di fronte al Giudice di Pace territorialmente competente, il quale se individuerà un colpevole, potrà condannarlo, in seguito alle recenti modifiche legislative, solo ad una multa, cioè una sanzione pecuniaria, ovvero alla permanenza domiciliare o allo svolgimento di un lavoro di pubblica utilità.

AGGIORNAMENTO : visitate www.justicelaw.eu   è il sito di un avvocato amico davvero in gamba e preparato chiamatelo telefonicamente, e ditegli che vi manda Giovanni amico della decrescita…una mano la da sicuramente

Blocco di un Post

Cari amici ,

Ho dovuto bloccare un post visti gli insulti pesanti indirizzati  alla mia persona del tutto gratuiti e razzisti.

lo spettacolo continua.

 

 

 

Ridiamoci alla vela.

Settimana prossima, dopo una serie di allenamenti, inizia il capionato italiano surpise che per l’edizione 2008 si terrà a Luino. Pronto ma un po’ acciaccato saro’ presente e agguerrito e speriamo in bene. Le premesse sono delle migliori.

Il surprise è una bella imbarcazione da regata con un dislocamento di 1250 Kg, in poche parole, divertente.

Regatante senza pari il Surprise si è forgiato un palmares fuori dal comune nei suoi primi anni di navigazione prima che si sviluppassero le competizioni di flotta nei monotipi attualmente molto praticate. Più di 1’500 Surprise sono stati venduti nel mondo. Navigano in Francia, Italia, Giappone, Austria, Spagna, Belgio, Germania, Portogallo e naturalmente in Svizzera dove si trova la flotta più belle con più di 600 unità sul lago Lemano. Barca di riferimento per il modo della vela il Surprise non ha finito di stupire !

Quindi dal 23 al 27 Aprile saro’ leggermente impegnato, ma dal mio portatile aggiornero’ il blog con i commenti a caldo della regata.

Exit polls, servono?

Ogni tanto mi permetto di scrivere di politica! cari amici velisti, scusatemi in anticipo.

Ore 15.00, primi exit polls per le elezioni 2008.

ore 16.30  i dati dei primi scrutini cominiciano ad essere pubblicati dal viminale.

Mi permetterete una domanda: ma a che servensprendere milioni di euro  in sondaggi elettorali , quando in 1,5 ore si possono già sapere quale è l’esito delle votazioni? Altri soldi buttati? quanto mi piacerebbe capire quanto fattura una società di ricerca demoscopica sotto elezioni….

ma a che serve?

Margherita

Margherita è partita pochi giorni fa da Trieste, con la sua imbarcazione, con un progetto nobile: portare messaggi di solidarietà, lettere e disegni preparati dagli stessi bambini della Chirurgia dell’Ospedale Infantile di Trieste “Burlo Garofolo”, appesi ai peluche Trudi, ai bambini nelle stesse condizioni ricoverati al “Gaslini” di Genova.

In due o tre settimane dalla partenza la bionda velista, figlia di Mauro Pelaschier, arriverà a Genova, prima donna italiana a compiere questo tipo di impresa.

In questo momento si trova al traverso di Brindisi Puglia, e percorrerà le restanti miglia a bordo  di uno sloop di 38′ costruito interamente in legno dal Cantiere Alto Adriatico, uno dei leader storici nella costruzione di imbarcazioni in legno e nel restauro di barche classiche in legno.

Se volete seguirla in real time GPS : http://www.liberalavitaliberalevele.it/gps/

Navigamus ?

La risposta è SI.

Skipper è il comandante del Blog Navigamus e della sua Barca a Vela, un grande velista con un obiettivo nobile: percorrere  1000 miglia all’anno.  Se capitate sul suo Blog, capirete quanta passione c’e’ e quanta professionalità nel descrivere porti, coordinate, e consigli alla navigazione per la zona Croazia. Come scrissi tempo fa su uno di questi post, “E’ Meglio di un Portolano”.

Come tutti i buoni armatori pero’ c’e’ spesso carenza di equipaggio, e tempo fa Skipper ha lanciato un appello On-Line che riporto.

“Cari ragazzi di Jesi, Tolentino, Osimo, Macerata, Maiolati Spontini ecc. visto che la stagione di vela è ufficialmente iniziata che ne dite di provare a fare un giretto in barca?
E’ richiesta la sola e pura presenza fisica, da non confondere con la prestanza 😉 , e la disponibilità di qualche ora al pomeriggio ……. niente esperienza specifica!
Non siete neanche un po’ curiosi ? Non vi smuove nemmeno l’idea che è tutto a gratis ? “

Avessi avuto io un’opportunità simile ai tempi che furono l’avrei colta al volo, ma ,come sempre mi vien da dire, si da il pane a chi non ha i denti!! Per fotuna skipper mi dice di aver incrementato la sua forza di 5 validi elementi, ottimi presupposti per una stagione con i fiocchi.

Skipper è uno di quei velisti che ammiro perchè decidono di metter on-line il loro sapere!

ciao

Un po’ di relax

Lo ammetto, in queste settimane ho tirato un po’ troppo la corda e il fisico si fa sentire. Una risposta di Skipper mi fa ricordare di rispolverare un testo di Bernard Moitessier  .  Quale ottimo momento per una sana lettura in completo Relax, facendo finta di essere in barca con lui. Ogni volta che rileggo un libro riconosco nuovi paragrafi che mi fanno sognare, in particolare uno dei libri del celebre Bernard mi fa pensare a nuovi scenari della mia vita “Un vagabondo dei mari del sud”   .

In realtà sarei dovuto andare ad allenarmi con i ragazzi del Surprise per il campionato Italiano, ma alcune questioni irrisolte, mi hanno costretto ad uno stop forzato.  Vabbeh, comunque la mia stagione in barca riprende a pieno ritmo già da venerdì prossimo.

Oggi scrive Luca sul mio Blog, quale onore motorista mononeuronico incallito!!!! quando ti fai vedere?

3 anni

3 anni, e manca. Basta questo!

Ciao a tutti

p.s. non sono impazzito

Venerdì mattina incontro a Etrusca Marina una esile signora dalla stretta di mano poderosa. L’accento tradisce le più classiche origini milanesi, dopo un paio di domande scopro che ormai da molti anni ha lasciato infatti Milano, decidendo in, piena autonomia e felicità, di trasferirsi al mare.  Parlando di mare mi riferisce che ormai da tempo vive in barca 365 giorni all’anno, o meglio , ABITA in barca a vela. Lei , suo marito, il suo cane su un 50 piedi in acciaio comprato per 15 mila euro e completamente rifatto (valore attuale 80mila euro ..forse più). La signora del porto , così l’ho ribattezzata, appena parla della barca e di suo marito (compagno) le si illuminano gli occhi ; ci racconta delle difficoltà affrontate e dei sacrifici anche economici per far si che potesse realizzare il suo sogno. Le faccio i miei complimenti per come hanno tenuto la barca e mi confida che i lavori li hanno fatti tutti loro senza l’assistenza di nessuno. Leggendo libri, documentandosi a destra e sinistra hanno fatto di necessità virtù realizzando il loro sogno.

Lei ormai ci è riuscita….ora vive il mare!

Uscita all’Elba

ridotta.jpg

 Venerdì 28 Marzo 2009

Presa della barca con 6 amici a Puntone di Scarlino, Bavaria 40 Fast Cruiser, si dorme (gran poco) e la mattina ore 8.30 si parte. Rotta verso Palmaiola con poco vento vista l’ora. Tempo ottimo come la compagnia, al traverso di Palmaiola si punta verso Porto Azzurro, bellisima località da visitare in questo periodo (lato Ovest dell’isola).

Domenica 29 Marzo

Si riparte , costeggiamo a sud per poi ripartire per la più classica Punta Ala (zona di regata). Un ottimo pranzo aspettando l’arrivo di Eolo…e come previsto un bel traversone con una brezza a 15 nodi ci riporta Scarlino in compagnia di delfini, virate e strambate.

Occhio  in ingresso e uscita da Marina di Scarlino Etrusca Marina  fondale molto molto basso ma benzinai più simpatici della costa Toscana.

Ho conosciuto una coppia di malati di Mare, poi racconterò, dico solo che vivono in Barca a Vela e arrivano da una vita passata nello smog Milanese.

CVD se il porto è piccolo e le barche ormeggiate sono tante appena si decide di rientrare comincia a soffiare un ventaccio a 20 nodi che ti spinge verso le altrui prue…. per la serie la fortuna e orba ma la sfiga ci vede sempre bene, ma la poppa entra sempre giusta!

Alex Bellini news

alex2.jpg 

Non mi sono di menticato di Alex, ormai è quasi ad un mese di navigazione e le cose procedono secondo i suoi piani. Ricevo la solita email da Alex, dal bel mezo dell’oceano pacifico a bordo della sua barca a remi, e leggo quanto segue…mi fa riflettere.

 “Oggi il mio amico Gianfranco mi ha dato una volta per tutte una spiegazione scientifica di questi frequenti sbalzi di umore. Non sarebbero da imputare alla situazione straordinaria che sto vivendo, ma al mare, ed in particolare allo iodio. L´abbondante iodio infatti agisce sulla tiroide portando ad un ipertiroidismo che potrebbe provocare questo stato di “malessere”.
Lo iodio influenza bloccando anche il metabolismo della serotonina a svantaggio sempre del buon umore! Insomma da adesso, quando mi prenderò le mie giornate di riposo, non si potrà dire che sono un cavallo pazzo e scansafatiche. Tutta colpa dello iodio!:)”

Questa reazione dello Iodio non la sapevo proprio, sarà che per i miei progetti dovro’ portartmi anche qualche siero omeopatico contro la depressione? no….

 Alex è seguito anche da una equipe di medici del CNR i quali stanno studiando la reazione del suo fisico tramite delle apparecchiature in telemedicina satellitare.

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 Ragazzi si parte!

 Inizia l’avventura di ProgettoVela, 28 29 30 Marzo saremo a Scarlino per l’uscita all’Elba. Una bella navigata verso l’isola più frequentata dell’alto Tirreno a bordo di un Bavaria 40. Ogni 15 giorni saremo a bordo delle più confortevoli imbarcazioni a vela per divertirci, mangiare, rilassarci in ottima compagnia. Aspettando la Settimana Adriatica di metà Agosto.

E’ ormai periodo di acqua e mare, Skipper è ormai pronto per la BigNavigation2008, gli amici del J24 ormai cominciano ad allenarsi, il surprise è pronto per nuove sfide,  Efrem dovrebbe essere vicinissimo alla consegna del suo Hanse (guai se non mi invita per il varo), e lo snipe inizia le fasi di carteggio della per riparare qualche infiltrazione di troppo di acqua (circa 100 litri ogni 2 ore WOW) .

Il 2008 inizia bene .Quale migliore augurio a tutti con un BUON VENTO cari amici!

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Cari amici

riprendo con grande voglia la ricompilazione del mio Blog. Per una nuova stagione (ormai 2009) consiglio ai miei amici di uscite di cominciare a studiare per la patente nautica oltre le 12 miglia. Se volete cominciare a fare sul serio iscrivetevi, altrimenti il timone non ve lo passo neanche con 4o° di febbre (ovviamente scherzo) .

Cosniglio pratico: Compratevi il libro “Patente Nautica oltre 12 miglia” scritto da Miriam Lettori, ed edito da Il Frangente. Ottima pubblicazione che vi segue davvero passo passo nei più cervellotici esami di carteggio, alla più divertente teoria. Miriam ha scritto davvero un bel libro, e per completare il corredo vi consiglio di comprare anche il libricino con gli esercizi di carteggio e i lucidi per verificare l’attendibilità delle vostre rotte. Se poi avrete l’onore di conoscere Miriam il corso e l’esame sarà davvero un momento di grande approfondimento in grande simpatia.

Per Skipper di Navigamus: La regata di Domenica non è andata molto bene, la testardagine nell’andare a cercare un buono mai arrivato ci ha fatto perdere posti inesorabilmente, anche questa è esperienza, siamo riusciti a mantenere la calma senza urlare , veramente in barca è calato un silenzio tombale.. ahahah Per i prossimi mesi ho finito con le regate, mi aspettano uscite all’Elba, 5 terre, e magari prima o poi ti passo a trovare.

Vita tranquilla….

“Vita tranquilla” Tricarico


Ho sempre pensato
Quando avrò questo sarò saziato
Ma poi avevo questo…ed era lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò il mare e sarò bagnato
Il mare ho trovato… ma nulla è cambiato… nulla
Che cos’è… che io aspetto…
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando sono nato
Che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando sono nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Ho sempre pensato
Quando avrò il cielo sarò stellato
Divenni una stella… ma ero lo stesso
Sempre lo stesso
Ho sempre pensato
Troverò lei e sarò rinato
Lei ho trovato… qualcosa è cambiato
Qualcosa è cambiato
L’ultima illusione non è svanita
Io libero per sempre
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita serena
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato… che è
Disperata… spericolata…
Però libera… verd’è sconfinata
Io dovrei… non dovrei

STANCO !!!! e deluso

Sono un po’ stanco, non lo nego. Il mio blog lo ha già capito, altri un po’ meno. 🙂

Settimana prossima ,dopo mercoledì, mi prenderò alcuni giorni di completo Relax; la regata di domenica, il meetup che mi ha divorato inutilemnte troppe energie, i clienti che mi stressano , tra poco esplodo .Però per il momento non posso permettermelo.

Domenica prossima ultima regata del Campionato invernale, le previsioni non sono delle migliori, pero’ sperare non costa nulla .Dopo l’uscita di domenica scorsa ci siamo giocati un componente dell’equipaggio, e siamo alla ricerca del 5 uomo . Ed ecco il solito giro de Email “CERCASI ZAVORRA” . Infatti ,se il vento sarà generoso come settimana scorsa, sarà il caso di uscire con i sassi in tasca.

Intanto Alex continua a remare, lo invidio parecchio e forse lui invidia me.

Presto scrivero’ de

Che ragata !!!

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 E’ un po’ che non scrivo, ma tra lavoro, e lavoro e lavoro … mi sono  bruciato il Blog!

Ieri grande giornata di regata , soprannominata “only the brave” …pero’ se porto a casa la barca è meglio.
Scendiamo il lago  d’Iseo da Lovere a motore, vento assente, ineffetti sono solo le 9.00 cosa vuoi che ci sia. I venti termici che spazzano il lago in questo periodo tardano a farsi sentire. Comunque con un equipaggio di novizi con mille problemi alla drizza dello spi partiamo armati di molto fiducia. Il motore 4 cv mi rompe i timpani e mi fa anche un po’ spazientire, c’e’ solo spazio per poter ripassare ruoli a bordo.

Arrivano le 12.00  un bel venticello in lontananza comincia a gonfiare le vele, ma subito qualche segnale strano arriva; ogni 20 metri un salto di vento anche di 90° , assurdo e davvero preoccupante. Dopo 5 minuti vediamo arrivare da prua delle onde formate piuttosto minacciose, sicuramente più a Sud vento forte. Le mogli ci informano che a Sarnico non si riesce a camminare dal vento, ma , come al solito, non credo se non vedo e commento la telefonata con una piccola risata. Passano pochi minuti, dietro il corno di Predore vedo spuntare una schiuma e un numero impressionante di onde che fanno delle ochette davvero simpatiche . E’ il vento!!!! partiamo …due bordi di bolina e siamo dentro!

Più barche ci segnalano fortissime raffiche, e alcuni tornano indietro, un semplice sguardo con la ciurma e capisco subito che la loro intenzio è la mia … AVANTI!!!!

Entriamo nel vento, alcuni strumenti segnano 25 nodi  e raffiche di 40 la barca sbanda tremendamente,  due bordi cattivi e ci rendiamo conto che è davvero dura questa volta. Il mascone sbatte violentemente più volte sulle onde, è ormai una canzone che sentiro’ per almeno tutto il giorno (peggio di San Remo) più volte la barca tenta di straorzare, del resto la nostra barca da regata non prevede terzaroli….

Si va’, alla prima partenza siamo secondi, alti in boa e cattivissimi….fino alla prima virata, Gian quasi fisice in acqua, abbiamo dovuto lascare il fiocco per riportarlo a bordo, altra virata, con straorza finale,…..continuaiamo così….i ragazzi mi sembrano reattivi ma impauriti dalla situazione. Poppa, non ci penso neanche a dare l’ordine per drizzare lo SPI….la barca plana come mai visto….siamo velocissimi! Si arriva alla fine del lato di poppa, una violenta strambata per riorzare decisi…altra raffica e la barca sbanda paurosamente, il carrello del trasto ormai non tiene più, e lotto contro le straorze che il voento mi impone. Un cabinato scuffia, un Asso perde un uomo e lo recuperano con molte difficoltà….

Non vado avanti altrimenti ci annoiamo, riassumendo ho visto 2 volte la barca con il boma in acqua, carrello del trasto andare in mille pezzi, l’acqua che supera la falchetta e si inserisce nei gavoni, scontare una penalità da manuale e presentarsi sul cancello di arrivo come eroi; dopo questo posso dire di essermi divertito molto e di aver potuto contare su amici di regate davvero straordinari.

Grazie

si parte

 

Domenica 2 Marzo riparte la stagione con la 3° giornata del Campionato Invernale del lago d’Iseo.La più interessante occasioni per confrontarsi sul lago nostrano. Imbarcazioni di ogni genere si fronteggeranno a colpi di bordi e spi per aggiudicarsi il titolo di Campio d’Inverno. Il lago d’iseo è una bellissima palestra d’allenamento per color che non possono raggiungere il mare per problemi di distanza, e grazie ad un vento sempre costante nell’inserimento (Sud) e preciso come un orologio svizzero tanto da chiamarlo “ORA” . Questo vento termico lacustre inizia a soffiare da Sud circa lle 11.00 e finisce verso le 18.00 offrendo ai velisti una propulsione sicura, in uno scenario incantevole. Domenica 2 Marzo 2008 tutta davanti a Tavernola per divertisri. Io partecipero’ con l’quipaggio j24, siamo messi un po’ malino in classifica, ma speriamo che  il mio rientro (dopo lo stop forzato di 2 turni a causa dell’ernia discale ormai famosa) possaportare fortuna.

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Finalmente Alex è riuscito a partire, dopo 40 giorni di battaglie burocratiche è riuscito a mollare le cime d’ormeggio e partire. La fronte è ormai rivolta all’orizzone, con un solo pensiero nella testa: “REMA” ; con una media di circa 1,2 Kts si allontana dalla costa, e nel giro di 24 ore potrà dirsi lontano dal pericolo attualemente più incombente “LA COSTA”.

 Per una barchetta da 6 Mt ultra leggera con l’unica propulsione dei remi, basterebbe anche un vento teso e una corrente a favore di costa per far tornare a casa Alex prima del tempo. Quindi sicuramente in questo momento starà remando come un folle per allontanarsi velocemente dalla costa rocciosa del Perù. In quella zona infatti spesso il vento è inclemente, ma il nostro Alex ha già dimostrato di essere più forte anche delle forze della natura.

 Da questo link http://www.alexbellini.it/posizione.php si potrà capire i progressi e la rotta di Alex grazie alla connessione satellitare dalla suo natante.

Ciao a tutti e Buon Vento per il Week End

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 Il CountDown è iniziato , Alex partirà il giorno 21 Febbraio (domani occhio anche al fuso) sfruttando venti leggeri da SE .
Vedendo cosa gli è capitato negli ultimi 40 giorni non vorrei che partisse in fretta con la voglia di lasciarsi alle spalle tutto cio’ che è accaduto a Lima.

Ogni tanto mandategli un messaggio SMS on-line , si sentirà meno solo!  http://www.alexbellini.it/invia_sms.php

 Buon Vento Alex, e speriamo che Francesca giri un video della tua partenza .

P.S. un grande ringraziamento a Skipper di http://www.navigamus.blogspot.com/  che  ha sposato da subito la causa AL-One 2008 riportando sul suo blog tempestivamente le info di Alex. Cari amici  malati di vela ,Skipper ha un blog bellissimo dove potrete trovare preziose informazioni sull’adriatico…..è meglio di un portolano!!! Un giorno gli dedico un Post intero , lo merita…

News da Alex Bellini

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 Finalmente la barca è sdoganata!

Riporto:

Dopo una lunga attesa ieri siamo riusciti nella prima grande avventura, portare la barca al Club de Regattas. Il Club, ricordo, sarà il luogo di partenza per la mia traversata oceanica che avrà inizio non appena le condizioni meteo me lo permetteranno.
Da questa mattina, Francesca ed io, abbiamo iniziato a lavorare alacramente per ultimare la preparazione dell´imbarcazione.
Io mi sento già pronto per il grande passo, spero di potervi comunicare presto la data esatta della partenza.
Che emozione, ragazzi!
Alex

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 Anche il colosso Alinghi comincia a scricchiolare sotto i colpi duri della finanza , e ,come al solito, alla fine di ogni America’s Cup si finisce per litigare per un tozzo di pane miliardario o qualche cosa di più. Ecco perchè a mio avviso bisogna cominciare ad addentrarsi nelle competizioni veliche più vere ed estreme le quali  mi sono sempre piaciute più delle AC Fashion  . La Vor (Volvo Ocean Race) per esempio, è una  regata miliardaria ma con la bellezza del giro attorno al mondo. Vor non risparmia colpi duri agli equipaggi, sferzando gli scafi alle latitudini più impensabili. Nel link di mondovela ci sono molti video dedicati alla VOR , regata estrema che purtroppo e troppo spesso elenca deceduti sul campo .Negli scorsi giorni Ericsson ha varato la sua prima barca per questa grande importante regata.

Per i forti di cuore riporto questo link http://www.volvooceanrace.tv/page/2005to06Documentaries/0,,12573,00.html

Riporto il comunicato stampa.

Portsmouth (England) – 13 February, 2008 – Ericsson last night launched the first of their two challengers for the 2008-09 Volvo Ocean Race at the World Trade Centre Plaza in Barcelona. The second generation Volvo Open 70, named Ericsson 3 and designed by Argentina’s Juan Kouyoumdjian, was officially christened before an audience of 1,500 guests.